30/04/09

NUOVA INFLUENZA: CONI, INDICAZIONI A SPORTIVI IN AREE RISCHIO

(ANSA) - ROMA, 30 APR - "IN RIFERIMENTO ALLA DIFFUSIONE DEL
VIRUS H1N1, MEGLIO NOTO COME INFLUENZA SUINA, SI VUOLE RENDERE
NOTO CHE ATTUALMENTE (AD OGGI 30 APRILE 2009) SI SONO OSSERVATI
148 CASI NEL MONDO, NESSUNO IN ITALIA, GLI UNICI CASI LETALI
ACCERTATI SONO OTTO IN MESSICO E UNO NEGLI STATI UNITI",
AFFERMA LA CIRCOLARE DEL CONI, EMESSA "SENTITA LA FEDERAZIONE
MEDICO SPORTIVA ITALIANA ED IN ACCORDO CON IL MINISTERO DELLA
SALUTE" E CHE INVITA A "PRENDERE LE DOVUTE MISURE PREVENTIVE,
PUR SENZA ALLARMISMI".
"L'INFLUENZA SUINA - PRECISA LA NOTA - DEVE ESSERE
SOSPETTATA IN SOGGETTI CHE PRESENTINO STATI FEBBRILI ACUTI,
MIALGIE, TOSSE, RINORREA E SINTOMI GASTROINTESTINALI (NAUSEA.
VOMITO E DIARREA). IN PRESENZA DI UN SOGGETTO CHE PRESENTI TALI
SINTOMI E PROVENIENTE DALLE AREE SEGNALATE, O VENUTO IN CONTATTO
CON SOGGETTI PROVENIENTI DAL QUELLE STESSE AREE NEI 7 GIORNI
PRECEDENTI L'ESORDIO DEI SINTOMI, SI CONSIGLIA DI PROCEDERE COME
SEGUE:
- FATE COPRIRE NASO E BOCCA ALLA PERSONE CON UNA MASCHERINA O UN
FAZZOLETTO QUANDO TOSSISCE E FATE GETTARE IL TUTTO UNA VOLTA
UTILIZZATO.
- L'IGIENE DELLE MANI E' FONDAMENTALE, DEVONO ESSERE LAVATE
SPESSO CON ACQUA E SAPONE OPPURE CON APPOSITI DETERGENTI A BASE
ALCOLICA.
- EVITATE CONTATTI RAVVICINATI CON SOGGETTI AFFETTI (O PRESUNTI
TALI).
- AL PRESENTARSI DI SINTOMI INFLUENZALI LIMITATE I CONTATTI CON
ALTRE OERSONE ALLO SCOPO DI RIDURRE AL MINIMO L'EVENTUALE
DIFFUSIONE DEL VIRUS.
- EVITATE DI TOCCARVI OCCHI, NASO E BOCCA, SONO LE VIE
PREFERENZIALI DI CONTAGIO DEL VIRUS.

Evoluzione - Science:Dinosauri e uccelli sono parenti stretti

A dirlo risultati sequenziamento del collagene di un adrosauro
Roma, 30 apr. (Apcom) - Tra i dinosauri e gli uccelli c'e' almeno
un grado di parentela. Lo rivela uno studio americano pubblicato
su Science , secondo il quale gli uccelli e i dinosauri sono
geneticamente molto vicini, forse parenti stretti, confermando i
risultati di uno studio del 2007.
La scoperta e' stata fatta da ricercatori del Beth Israel
Deaconess Medical Center (Bidmc) e della North Carolina State
University (Ncsu) che hanno studiato proteine e microstrutture
simili a cellule estratte dal femore fossile di un dinosauro
vissuto 80 milioni di anni fa . Mary Schweitzer (NCSU),
coordinatrice dell'attuale studio, gia' 12 anni fa recupero'
dall'osso delle zampe di un Tyrannosaurus rex, morto 68 milioni
di anni fa, delle proteine : ne sequenzio' sette frammenti e
scopri' che si trattava di collagene, una molecola molto
abbondante nelle ossa. In particolari test di laboratorio questi
campioni reagirono agli anticorpi del collagene del pollo.
Un'evidenza importante che, che sollevo' molte critiche
nell'ambiente scientifico, ma che in qualche modo appoggiava
l'ipotesi che tra gli uccelli e i dinosauri c'e' un forte legame
genetico.
Mary Scheitzer e colleghi hanno esaminato i nuovi frammenti ossei
appartenenti ad un adrosauro erbivoro con una tecnica di
spettrometria di massa che ha rivelato che le sequenze genetiche
del collagene sono simili a quelle degli uccelli moderni. Il
risultato e' stato verificato anche da due altri laboratori ai
quali erano stati mandati i campioni.
Ora, i paleontologi riferiscono di voler prelevare altri
frammenti dal fossile che diano pero' maggiori informazioni dal
punto di vista evolutivo, come l'emoglobina , l'elastina e la
laminina oltre alle cellule o quanto di simile ne sia rimasto.
Questo altro tipo di proteine dovrebbe dare maggiori informazioni
sui passaggi evolutivi del dinosauro.

Ricerca - Da Universita' Milano nuove scoperte su malattie rare

Studio sui mitocondri, possibili applicazioni sulla Sla
Milano, 29 apr. (Apcom) - Nuove possibilita' nello studio delle
malattie rare. E' infatti in pubblicazione su "The American
Journal of Human Genetics" uno studio dei ricercatori del "Centro
Dino Ferrari" - Universita' degli Studi di Milano e Fondazione
IRCCS Ospedale Maggiore Policlinico, Mangiagalli e Regina Elena,
che svela nuovi meccanismi di malattie come la Sclerosi laterale
amiotrofica (Sla), aprendo la porta a possibili terapie.
Studiando una famiglia in cui tre dei cinque figli presentano
cataratta congenita, iposviluppo somatico e miopatia
mitocondriale, si legge in una nota dell'Universita' milanese, il
dottor Alessio Di Fonzo insieme ad altri componenti del gruppo di
ricerca diretto dal Professor Giacomo Comi ha scoperto che
questa condizione e' causata da mutazioni nel gene GFER (growth
factor, augmenter of liver regene).
E' la prima volta che questo processo di importo delle proteine
nello spazio intermembrana mitocondriale viene direttamente
coinvolto nella patogenesi di una malattia umana. E' verosimile
che lo studio di GFER e delle altre proteine coinvolte in questo
meccanismo, potra' chiarire presto la causa genetica di numerose
altre malattie mitocondriali e neurodegenerative.
I mitocondri, spiegano dall'Universita', sono organelli presenti
all'interno di ogni cellula dell'organismo umano. Piu' del 90%
dell'energia utilizzata dal nostro corpo e' prodotta in una
complessa serie di reazioni biochimiche che avvengono a livello
della catena respiratoria mitocondriale. La catena respiratoria e'
formata da un articolato network di proteine che vengono
assemblate sulla base di istruzioni presenti sia nel Dna
mitocondriale, sia in numerosi geni del Dna nucleare.
Un difetto nella funzionalita' mitocondriale porta alla
compromissione dei livelli energetici di cellule, tessuti e
interi organi definendo uno stato patologico, comunemente
indicato con il termine "mitocondriopatia".
Sotto questo nome sono comprese condizioni eterogenee in cui si
osserva il coinvolgimento di specifici tipi cellulari o, piu'
spesso, l'interessamento multisistemico con compromissione di
diverse componenti del sistema nervoso centrale, degli organi
neurosensoriali, dell'apparato endocrino, del tessuto cardiaco ed
epatico, nonche' dell'apparato gastrointestinale ed ematopoietico.
Nonostante l'estensione delle conoscenze genetiche in merito alle
mitocondriopatie acquisite negli ultimi anni, la causa di
malattia resta sconosciuta nella maggioranza dei casi ad esordio
infantile con progressioni gravi ed invalidanti.
La proteina codificata dal gene GFER e' localizzata nello spazio
intermembrana mitocondriale e ha un ruolo fondamentale
nell'importo all'interno del mitocondrio di una classe di piccole
proteine ricche in cisteina di primaria importanza. Tra di esse,
infatti, sono numerose quelle essenziali per l'organizzazione e
l'assemblaggio dei componenti della catena respiratoria, nonche'
proteine rilevanti per i processi di detossificazione, quale il
trasportatore della SOD1, le cui mutazioni causano una forma di
Sclerosi Laterale Amiotrofica Familiare.
I ricercatori hanno verificato che nelle cellule dei pazienti i
livelli di proteina mutata sono ridotti ed essa e' incapace di
provvedere in modo completo all'importo dei suddetti fattori,
all'interno di un sistema biochimico di diverse reazioni
denominato "Mitochondrial Disulfide Relay System". Di conseguenza
si osserva una disfunzione biochimica della catena respiratoria
ed un conseguente deficit energetico che colpisce i tessuti dei
bambini affetti. Questa ricerca - concludono gli studiosi - svela
un meccanismo mitocondriale di malattia fino ad ora mai esplorato
nell'uomo, la cui analisi potra' contribuire allo sviluppo di
approcci terapeutici per il trattamento delle malattie

Clima - Studio: Target C02 al 2050 superati con 20 anni di anticipo

Per scienziati riscaldamento globale fuori controllo
Roma, 30 apr. (Apcom) - Il mondo superera' il suo obiettivo al
2050 per le emissioni di CO2 con vent'anni di anticipo, nel giro
di vent'anni, e in quel periodo la temperatura globale salira'
oltre i livelli potrebbero innescare cambiamenti climatici
pericolosi. Secondo uno studio internazionale pubblicato su
Nature il mondo ha gia' prodotto un terzo della CO2 che si e'
impegnato a emettere dal 2000 al 2050 ed e' riuscito a mantenere
il riscaldamento globale entro il limite di un grado. Al ritmo
annuale di crescita delle emissioni, il 3% l'anno, i paesi
avranno superato il limite totale di 1.000 miliardi di tonnellate
entro vent'anni, con vent'anni di anticipo sugli obiettivi
fissati dagli impegni internazionali. "Se continuiamo a bruciare
carburanti fossili come ora avremo esaurito il budget di carbonio
nel giro di 20 anni e il riscaldamento globale salira' decisamente
oltre un grado" dice Malte Meinhausen del Potsdam Institute for
Climate Impact Research in Germania, che ha guidato il gruppo di
scienziati che ha elaborato lo studio.
"Occorre cominciare presto a ridurre in misura sostanziale le
emissioni di CO2, prima del 2020. Se aspettiamo piu' a lungo il
ridimensionamento della CO2 richiedera' tremendi costi economici e
sfide tecnologiche".

Solare - Rapporto dell'EER stima boom nel solare a concentrazione

Spagna guidera' diffusione, poi Usa, Italia e Medio Oriente
Roma, 30 apr. (Apcom-Nuova Energia) - Il futuro del solare
termico, e' 'a concentrazione'. Secondo il primo estratto
pubblicato del rapporto dell'Emerging Energy Research intitolato
'Global Concentrated Solar Power Markets and Strategies,
2009-2020', il prossimo boom nel mercato delle rinnovabili sara'
proprio del solare a concentrazione. Sistema che converte
l'energia solare in energia termica, grazie a specchi parabolici
che concentrano la luce diretta del sole su un tubo ricevitore.
Ad oggi sono stati realizzati 480 MW circa, ma con i progetti in
fase di realizzazione si dovrebbe presto arrivare a 1,2 GW,
mentre in programmazione ci sono installazioni per un totale di
12,9 Gw a livello mondiale entro il 2014.
La Spagna, secondo lo studio, si confermera' anche in questo
settore ai primi posti con 22 progetti in costruzione da 1037MW
totali e 6GW in programma, che dovrebbero entrare in funzione
alla fine del 2010.
A puntare molto sul solare a concentrazione saranno anche gli
Stati uniti che a dispetto di soli 75Mw in costruzione, entro il
2014 il livello dovrebbe salire a 8,5Gw.
Anche l'Italia e' indicata dall'Emerging Energy Research come uno
dei mercati che maggiormente puntera' sullo sviluppo e diffusione
del solare a concentrazione. Un trend che sara' registrato seppur
in percentuale inferiore in Nord Africa, nel Medio Oriente e
nelle regione asiatiche del Pacifico.

29/04/09

Spazio - Al via 33ma edizione IRSE per telerilevamento ambientale

Riduzione poverta' e sicurezza elementare tra i temi convegno
Roma, 29 apr. (Apcom) - L'uso dei sistemi di osservazione della Terra per lo studio e la protezione dell'ambiente e delle risorsenaturali: sara' questo il tema sara' al centro della trentatreesimaedizione dell'IRSE, l'International Symposium on Remote Sensingof Environment (Simposio Internazionale sul telerilevamentoambientale). L'evento, che avra' luogo al Palazzo dei Congressi diStresa sul Lago Maggiore dal 4 maggio all'8 prossimo, e'organizzato dal Joint Research Center della Commissione Europa,dall'International Center for Remote Sensing and the Environment,dall'International Society for Photogrammetry and Remote Sensing,e vede l'Agenzia Spaziale Italiana tra gli sponsor, mentrel'industria italiana, con Thales Alenia Space e Telespazio, e'presente tra gli exhibitor.Scienza e tecnologia giocheranno un ruolo sempre maggiore sulpiano dello sviluppo sostenibile e dei cambiamenti globali. Alcentro del convengo, riduzione della poverta', sicurezzaalimentare, produzione agricola, gestione integrate delle risorseidriche e naturali - soprattutto in riferimento alle foreste, labiodiversita', le migrazioni, l'urbanizzazione, il degradoambientale e i cambiamenti climatici -argomenti che appaionosempre piu' interconnessi.Il "pre-simposio" si aprira' la mattina di domenica 3 maggio,mentre il programma vero e proprio si sviluppera' a partire dalunedi'. Sono previste sessioni plenarie e incontri tecnici,rivolti sia a scienziati che a politici e manager del settoreprivato e pubblico. Naturalmente saranno descritti e discussiampiamente gli sforzi europei (a livello comunitario, ESA e deisingoli paesi) per realizzare il GMES, Global Monitoring forEnvoronment and Security.Da segnalare in particolare, durante la giornata iniziale del 4Maggio, una sessione (alle 13 e 30) dedicata al sistemasatellitare italiano per l'Osservazione della Terra COSMO-SkyMed,che verra' illustrato da Fausto Perri (Presidente di e-geos, jointventure tra ASI e Telespazio, che interverra' a nome di ASI),Marcello Maranesi (amministratore delegato di e-geos, chepartecipera' a nome di Telespazio) e Massimo Di Lazzaro, VicePresidente Esecutivo dei Sistemi di Osservazione Radar per ThalesAlenia Space.

Energia - Presentati a Napoli progetti tecnologie piu' efficienti

Un convegno all'Istituto Motori valuta tre piani di ricerca
Roma, 29 apr. (Apcom) - Valutare lo stato dell'arte di tre importanti Progetti di Ricerca di Sistema per il Sistema Elettrico Nazionale, che hanno per obiettivo lo sviluppo ditecnologie energetiche innovative e piu' efficienti. Questol'obiettivo del convegno "Attivita' di RS di interesse generaledel sistema elettrico nazionale", organizzato a Napoli pressol'Istituto Motori. Una giornata con la regia del DipartimentoEnergia e Trasporti del CNR e la collaborazione del Dipartimentoper l'Energia del Ministero dello Sviluppo Economico, l'Autorita'per l'Energia Elettrica e il Gas e la Cassa Conguaglio per ilSettore Elettrico. I progetti di ricerca, realizzati dagliIstituti del Dipartimento Energia e Trasporti del CNR con lacollaborazione delle Universita' e degli altri Enti impegnatisettore, ad un anno dallo start-up, sono stati finanziati dalMinistero Sviluppo Economico con 5 milioni di euro complessivi.In particolare, i tre progetti " Gas Naturale - Tecnologieinnovative che migliorino le prestazioni ambientali dei ciclicombinati)";"Carbone Pulito- Tecnologie innovative per migliorarele prestazioni ambientali delle centrali a polverino di carbone";"Celle a Combustibile per applicazioni stazionarie cogenerative",sono stati ammessi a finanziamenti erogati dal Ministero delloSviluppo Economico, nell'ambito dell'Accordo di Programma firmatonel giugno 2007 fra CNR e lo stesso MiSE, finalizzato allosviluppo di attivita' di Ricerca e sviluppo di interesse generaleper il sistema elettrico nazionale.Il progetto "Gas Naturale" ha ottenuto finanziamenti pari a 1milione di euro ripartiti sulle tre linee progettuali in cui e'articolato: "Analisi e controllo del fenomeno di humming incombustori di turbine a gas a basso impatto ambientale";"Processi di combustione diluita per turbine a gas ad emissionezero" e "Processi di combustione catalitica per turbine a gas abasso impatto ambientale". Il progetto "Carbone Pulito" -strutturato in due linee progettuali - e' stato ammesso afinanziamenti per 1,5 milioni di euro, assegnati,rispettivamente, nella misura di 0,7 milioni di euro, alla Lineaprogettuale "Sviluppo di diagnostiche dei microinquinanti emodellazione della combustione del polverino di carbone" e 0,8Milioni di euro per la linea "Sviluppo di metodi di abbattimentodegli inquinanti e recupero/valorizzazione delle ceneri prodottedalla combustione di carbone".Da ultimo, il Progetto "Celle a Combustibile", articolato in duelinee progettuali, ha avuto accesso a finanziamenti complessiviper 2,5 Milioni di euro, assegnati in misura di 1,420 milioni dieuro alla Linea "Progettazione e dimostrazione di sistemi FCpep applabazAona clgeneratate",ovvdro sasteli annovativi per laproduzione clmbinata dI Elettricita', freddl d calnrd, dd hnmisura di 1,000 Milinn` dh euro alla Linea Progettuale " Sviluppodi materiali e componenti per FC di nuova generazione perapplicazioni cogenerative"."Il Dipartimento Energia e Trasporti del CNR -dichiara ilDirettore Claudio Bertoli - sin dal primo anno di attivita' si e'impegnato nel ruolo di hub, di maglia nazionale, che e' propriodell'Ente, capace di catalizzare discipline e saperi attraversouna integrazione muldisciplinare dei gruppi di ricerca, checonsente sia di ottimizzare l'attivita' progettuale sia diottenere risultati di notevole spessore. Prove ne sono i successiconseguiti, insieme ad altri Dipartimenti del CNR, nell'ambitodei recenti Bandi Industria 2015, dei progetti che hanno avutoaccesso a finanziamenti nell'ambito del VII PQ e, non ultimo, iprogetti sviluppati nell'ambito dell'accordo di Programma con ilMiSE".

16/04/09

Salute - Primo intervento in Italia di vertebroplastica

Operazione indicata per pazienti osteoporotici
Roma, 16 apr. (Apcom) - Per la prima volta in Italia, pressol'istituto Neuromed di Pozzilli, centro di eccellenza del Mezzogiorno d'Italia per le Neuroscienze, e' stato eseguito unintervento di vertebroplastica associato al posizionamento distent vertebrale al titanio. Come riferisce una notadell'Istituto, il "paziente e' un uomo di 58 anni con osteoporosisoggetto a crolli vertebrali da trauma, che aveva bisogno di unaristrutturazione vertebrale al fine di ottenere un'adeguatastabilizzazione del rachide. L'intervento e' stato eseguito consuccesso, infatti il paziente trattato, gia' dopo poche ore, erain grado di camminare senza dolore".A fare l'operazione, la prima sul nostro territorio ed eseguitaprecedentemente solo in alcuni paesi europei e negli Stati Unitid'America, l'equipe medica di neuroradiologica diretta dal dott.Marcello Bartolo in collaborazione con i tecnici statunitensidella Alphatec Spine, Larry Greenberg e Peter Kohlbecher.Secondo il comunicato, questa tecnica innovativa, ideatadall'Alphatec in America, e' stata utilizzata con successo perposizionare due stent con cemento in una vertebra lombare(L4)fratturata, su paziente giovane adulto, che circa 15 giorniaddietro aveva subito forte traumatismo. "Tale proceduraneuroradiologica interventistica - spiega Marcello Bartolo -permette al neuroradiologo di alleviare il dolore di queipazienti sofferenti per crollo vertebrale, riparando il segmentofratturato in poco tempo, senza procedure anestesiologiche totalie, soprattutto con una tecnica interventistica-chirurgica miniinvasiva. La procedura infatti consiste nell'introdurre nel corpodella vertebra fratturata uno/ due stent espandibili in titanio,fenestrati, con secondaria iniezione di cemento semifluido autosolidificante. La combinazione cemento dentro stent permette ilrialzamento della vertebra crollata, la solidificazione delcemento e la stabilizzazione del corpo vertebrale con immediatarisoluzione del dolore."L'intervento, in anestesia locale, e' durato circa quarantacinqueminuti e ha permesso al paziente di potersi alzare e deambularesenza dolore a solo ventiquattro ore dall'inserimento dellostent. Tale procedura, chiamata tecnicamente "OsseoFix", secondoNeuromed, non e' altro che l'evoluzione della vertebroplastica(iniezione di cemento nella vertebra fratturata) e dellacifoplastica (iniezione di cemento previa espansione dellavertebra con palloncino), tecniche neuroradiologicheinterventistiche che hanno riscosso notevole successo in campotraumatologico vertebrale e gia' ampiamente utilizzate nelIstituto Pozzilli."A differenza di queste tecniche - aggiunge Bartolo- l'OsseoFixpermette di stabilizzare permanentemente la vertebra con unamicroimpalcatura in titanio "immersa" in cemento solidificato. Lavertebra pertanto risulta essere rialzata, solida, e, soprattuttonon dolente."Secondo i medici, l'Osseofix e' un'arma innovativa anche controla lombaggine da crollo vertebrale, nei cedimenti vertebrali daosteoporosi e, soprattutto, in quelli post-traumatici. Laprocedura , inoltre, sembra essere la piu' indicata per ipazienti di media eta' soggetti a crolli vertebrali da trauma, chenecessitano di una ristrutturazione vertebrale per un'adeguatastabilizzazione del rachide e per persone anziane osteoporotichesoggette a frequenti fratture vertebrali. L'osteoporosi, ricordaBartolo, e' "un'epidemia silenziosa", un problema globale incontinuo aumento che colpisce oltre 75 milioni di persone inEuropa, Giappone ed Usa, caratterizzata dalla perdita progressivadi massa ossea e da alterazioni della microarchitettura cheinnalzano il rischio di fratture ossee. Una patologia che sisviluppa ulteriormente in soggetti che subiscono variazioni dicomplessi sistemi endocrini in relazione a fenomeni come lamenopausa e l'invecchiamento, interagendo con cause ambientali,quali abitudini dietetiche, attivita' fisica, fumo, alcool.La nuova procedura e' poco invasiva (consiste nell'introduzione diuna ago metallico nella vertebra di una paziente sveglio, indecubito supino) , rapida, relativamente priva di complicanze,poco costosa (rientra nei DRG del SSN) e, da oggi disponibile congli stent in titanio presso il centro di eccellenza molisano.

Usa abbandonano GNEP, partnership ricerca nuovi reattori nucleari

Anche ricercatori italiani coinvolti nel programma internazionale
Roma, 16 apr. (Apcom) - Un portavoce del Dipartimentodell'Energia Usa ha confermato la volonta' del governo degli StatiUniti di non rifinanziare almeno in parte la Global NuclearEnergy partnership (Gnep). Si tratta della iniziativa lanciatanel 2006 dall'ex presidente George Bush che prevedeva losviluppo, su scala internazionale di reattori di nuovagenerazione insieme alla creazione di un ciclo del combustibilesotto controllo internazionale. In una dichiarazione rilasciataieri alla stampa Usa, il vice segretario del DoE, Jen Stutsman haspiegato che "l'amministrazione ha deciso di non finanziare leiniziative a breve termine previste nel programma GNEP e inparticolare la realizzazione di centri per il riciclo delcombustibile nucleare", mentre continueranno ad essere finanziatele azioni di lungo termine legate al riciclo del combustibile eallo sviluppo di nuovi reattori superveloci"Al programma Gnep lavorano anche ricercatori italiani. Inparticolare quelli del Politecnico di Milano e dell'Enea chestanno sviluppando un reattore di terza generazione avanzatachiamato Iris.

RICERCA: MONTALCINI, IN ITALIA CAPITALE UMANO DI GRANDE VALORE

(AGI) - Roma, 16 apr.- "La scoperta dell'NFG mi ha permesso ditornare e di vivere in Italia e di conoscere il piu' preziosocapitale in mano a questo paese: il capitale umano, i suoigiovani di grande valore con i quali lavoro tutt'oggi e aiquali auguro tutta la fortuna che ho avuto io". Cosi' Rita LeviMontalcini, rivolgendosi alla platea che festeggiava il suocompleanno ormai alle porte presso l'Istituto Superiore diSanita', la struttura che l'accolse come giovane ricercatricenel lontano 1963. "Tornare all'ISS mi ricorda anni felici - hacontinuato - mi fa ripercorrere molte tappe di questolunghissimo viaggio durato 100 anni", un viaggio diviso traAmerica e Italia. "Sono felice di essere stata tanto tempo inAmerica, al mio rientro in Italia ho scoperto un paese dalgrande capitale umano e dalle grandi intuizioni" ha continuato,ringraziando i presenti per le parole affettuose spese."Qual'e' stata la fortuna della mia scoperta? La curiosita' ecredo che sia proprio quel che caratterizza la genialita'italiana".(AGI)

Medicina - Genetica in difficolta' contro malattie piu' comuni

Causate da numerose mutazioni poco compreseRoma, 16 apr. (Apcom) - L'era della medicina personalizzatapotrebbe non essere ancora arrivata: l'analisi genetica dellemalattie piu' comuni sta infatti rivelandosi piu' complicata delprevisto, come riporta il quotidiano statunitense The New YorkTimes citando uno studio pubblicato dal New England Journal ofMedicine.Di conseguenza, le differenze riscontrate dalle analisi fatte suparticolari sequenze genetiche di persone sane e malate ha "pocao in molti casi nessuna rilevanza clinica", come spiega DavidGoldstein, della Duke University. A differenza delle malattierare dovute a una singola mutazione, patologie quali cancro e ildiabete sono infatti causate da numerose variazioni e solo alcunedi queste appaiono comuni a tutti i pazienti fin qui studiati;inoltre, il fatto che insorgano spesso in eta' avanzata - quindidopo aver potenzialmente procreato dei figli - rende impossibilealla selezione naturale eliminarle.Il legame fra le mutazioni e la malattia rimane dunque in granparte incompreso, tanto che secondo Goldstein la spiegazione piu'probabile e' che le patologie piu' diffuse siano dovute non alpiccolo numero di variazioni genetiche comuni identificate maalla combinazione di un gran numero di mutazioni rare, difficilida individuare.Inoltre, piu' numerose sono le mutazioni genetiche chiamate incausa piu' sono i sistemi biochimici coinvolti nella malattia, ilche significa che "puntando il dito contro tutto, la geneticaindichera' il nulla", conclude Goldstein, che consiglia diconcentrare gli studi sul genoma completo di pochi pazientiselezionati.

Scienza - Formiche amazzoniche senza sesso, fanno a meno di maschi

Scoperta una specie amazzonica in cui le regine si clonano
Roma, 15 apr. (Apcom) - Che non sempre serva un maschio per
procreare e' una verita' resa ormai sempre piu' frequente dalla
fecondazione in vitro e da altre tecniche di riproduzione piu' o
meno 'artificiali': ma la novita' e' che perfino in natura, e in
una classe relativamente evoluta come gli insetti, c'e' almeno un
caso del genere. E' infatti il sistema sviluppato da un tipo di
formiche amazzoniche, le 'Mycocepurus Smithii', capaci di
riprodursi per clonazione.
La scoperta e' stata fatta da un gruppo di ricercatori di diversi
paesi, che hanno pubblicato i risultati sulla rivista scientifica
'Proceedings of The Royal Society B, Biological Sciences': in
sostanza le regine di questa specie si riproducono senza maschi,
clonando il loro materiale genetico in nuove operaie o altre
regine, tanto da avere gli organi sessuali atrofizzati. Le
operaie, gia' normalmente sterili fra le formiche, sono tutte
geneticamente identiche fra loro e alle regine. Per di piu' queste
formiche si nutrono di un fungo - anch'esso asessuato, in quanto
si riproduce tramite spore - che coltivano con grande successo.
Un piccolo mondo senza sesso, insomma, e con molto giardinaggio.
Anche se questo tipo di riproduzione ha alcuni vantaggi in
termini di aumento del numero di femmine riproduttrici e dunque
di moltiplicazione, in teoria presenta anche inconvenienti: la
mancanza di rimescolamento genetico riduce in teoria la
resistenza a parassiti e malattie. Ma in questo caso, forse
grazie al peculiare regime alimentare basato sui funghi, non
sembra che le formiche asessuate abbiano avuto gravi problemi di
adattamento, perche' sarebbero antiche di milioni di anni.

14/04/09

Medicina - Speranza per malati di Alzheimer da nuovo farmaco

Interferisce con processo formazione placche proteiche
Roma, 14 apr. (Apcom) - Un nuovo farmaco sviluppato da
scienziati inglesi promette di poter attuare strategie
terapeutiche nuove contro la malattia di Alzheimer. Ad affermarlo
una ricerca pubblicata su The Proceedings of the National
Academy of Sciences, che spiega che la nuova molecola, chiamata
CPHPC, sarebbe in grado di eliminare le proteine tossiche, SAP
(serum amyloid P component), nel circolo sanguigno prima che
queste attacchino le fibre nervose del cervello.
CPHPC e' stata sperimentata per tre mesi su un gruppo di pazienti
da ricercatori dell'University College London , che hanno
scoperto che la proteina "cattiva", e' addirittura scomparsa dal
cervello di cinque pazienti ammalati di Alzheimer.
SAP invade le fibre nervose formando placche che danneggiano
inesorabilmente e uccidono le cellule sane, rappresentando cosi'
un pericolo diretto per il cervello.
Durante la sperimentazione i ricercatori hanno constatato che il
farmaco, oltre a proteggere le cellule nervose, sembra sia in
grado di interferire con il processo di formazione e deposizione
nelle strutture cerebrali delle proteine tossiche. Tra i vantaggi
osservati di CPHPC: la molecola non si "rompe" una volta entrata
nell'organismo, ha un'azione specifica e non interagisce con le
cellule, riducendo, cosi', il rischio di effetti collaterali.
In test di laboratorio i ricercatori sono stati in grado di
ricostruire il processo molecolare che sottende l'effetto
espletato dal farmaco e il modo in cui placche proteiche si
accumulano nel cervello delle persone malate. Lo studio,
conferma, inoltre, che l'uso del farmaco e la rimozione delle
placche dal cervello avviene senza effetti collaterali per il
paziente e che non induce effetti avversi anche in pazienti con
altre malattie.
Ma tre mesi di sperimentazione sono troppo pochi per confermare
la sicurezza e per verificare l'efficacia della nuova molecola,
dicono gli scienziati e per confermare questo primo risultato
saranno necessari ulteriori sperimentazioni cliniche condotte su
vasta scala.
Ci sono, infatti, ancora molti aspetti da chiarire e come ha
spiegato Mark Pepys, coordinatore dello studio, non puo' dirsi
ancora certa la completa sparizione dal cervello delle placche di
SAP durante il trattamento e, "Il farmaco - ha sottolineato -
con nostra grande sorpresa, supera la barriera ematoencefalica.
Queste scoperte unite all'assenza di effetti collaterali ci
sprona, pero', ad andare avanti per vedere se trattamenti a lungo
termine con CPHPC possono contrastare il declino delle facolta'
mentali tipico dei malati di Alzheimer"

DIABETE: TRAPIANTO STAMINALI LIBERA DA INSULINA PER 4 ANNI

(AGI/REUTERS) - Chicago, 14 apr. - Le persone affette da
diabete-mellito di tipo 1 insulino-dipendente dopo essere state
sottoposte al trapianto di cellule staminali prelevate dal
proprio midollo osseo riescono a fare a meno delle iniezioni
dell'ormone fino a un massimo di 4 anni. E' quanto ha appurato
il dottor Richard Burt della scuola di medicina Feinberg della
Northwestern University di Chicago. In un articolo pubblicato
sul Journal of the American Medical Association Burt ha
riferito che dopo l'intervento 20 pazienti su 23 "non hanno
piu' avuto bisogno di insulina per 4 anni. Di questi 12
ininterrottamente mentre 8 episodicamente erano tornati a
iniettarsi il farmaco ma in quantita' ridotta". I volontari
avevano tra 13 e 31 anni. Per verificare che gli effetti del
trapianto di staminali fossero duraturi il team di Burt ha
misurato i livelli della molecola c-peptide, che indica la
capacita' del corpo di produrre insulina. Questi livelli erano
aumentati "significativamente anche 24 mesi dopo il trapianto e
si mantenevano tali almeno fino a 36 mesi". (AGI)

SPAZIO: NASA IMMORTALA LA NEBULOSA "MANO DI DIO"

(AGI) - Washington, 14 apr. - Una gigantesca mano che sembra
ghermire una manciata di stelle. Questa l'incredibile immagine,
ribattezzata la "mano di dio" dai tecnici della Nasa scattata
dal telescopio orbitante a raggi X Chandra. In realta' si
tratta di una nebulosa distante circa 17 mila anni luce dalla
Terra, che si estende per 150 anni luce. All'origine dello
spettacolare fenomeno una pulsar, una stella di neutroni
(B1509) che girando vorticosamente su se stessa, scarica nel
cosmo la sua energia che alimenta la nebulosa. La stella di
neutroni misura poco piu' di 20 chilometri di diametro e ha
appena - dal punto di vista comsico - 1.700 anni. (AGI)

Clima - Gb, David Attenborough: aumento democrafico e' pericoloso

Il "Piero Angela" britannico capo organizzazione contro nascite
Roma, 14 apr. (Apcom) - La crescita demografica fa paura ed e'
pericolosa per l'ambiente: lo afferma David Attenborough, un po'
il "Piero Angela britannico", divulgatore scientifico che ha
appena preso la guida di un'organizzazione che chiede di limitare
il numero delle persone nel mondo.
Sir Attenborough, fratello del celebre regista Richard e
conduttore per decenni dei programmi di storia della natura sulla
Bbc, tra cui la famosa Life series, sostiene che l'aumento della
popolazione nel mondo ha effetti devastanti sull'ecosistema,
l'inquinamento e la produzione alimentare. "C'e' il triplo della
gente nel mondo di quando cominciai a fare tv solo 56 anni fa",
ha affermato l'ex direttore di Bbc two e neo patron del
think-tank Optimum Population Trust (Opt), scrive il Timesonline.
"E' spaventoso. Non possiamo andare avanti come prima. Vediamo le
conseguenze in termini di ecosistema, inquinamento atmosferico e
in termini di spazio e produzione alimentare", ha attaccato il
naturalista britannico.

FERTILITA': CELLULE STAMINALI GERMINALI CONTRO STERILITA'

(AGI/REUTERS) - Hong Kong, 13 apr. - Un gruppo di ricercatori
cinesi e' riuscita a generare nei topi ovociti dalle cellule
staminali germinali dalle ovaie degli esemplari giovani e
adulti. In questo modo e' possibile produrre anche nell'animale
adulto nuovi ovociti. Potenzialmente si tratta della soluzione
ai problemi di sterilita' e menopausa. La scoperta, di Ji Wu
della Jiao Tong University di Shanghai ed e' stata pubblicata
su Nature Cell Biology, potrebbe allungare la vita riproduttiva
di una donna che, anche dopo la menopausa, grazie alla scorta
di proprie staminali germinali isolate in precedenza potrebbe
dare alla luce un figlio anche in tarda eta'. Nell'esperimento
le staminali isolate dalle ovaie di topi femmina adulte sono
state impiantate in quelle di esemplari giovani ma
precedentemente sterilizzate. I ricercatori si sono accorti che
queste ultime sono tornate fertili ed hanno dato alla luce
cuccioli sani. (AGI)

07/04/09

TERREMOTO: INGV, CITTA' L'AQUILA PROPRIO SU FAGLIA PRINCIPALE

(AGI) - Roma, 7 apr. - La citta' dell'Aquila risulta ubicata
direttamente sopra la faglia responsabile della scossa
principale del terremoto di ieri notte e replicato a piu'
riprese, in particolare con tre altre scosse violente tutte
nella giornata di oggi. Lo dice l'Ingv, l'Istituto nazionale di
geologia e vulcanologia, riferendo che i terremoti della
sequenza sono avvenuti tutti nella crosta superiore, entro
10-12 km. Soltanto gli eventi piu' recenti, compreso quello di
ML (magnitudo locale o magnitudo Richter, ndr) pari a 5.3
registrato questa sera alle 19,47 e avvertito distintamente
anche nel Lazio e nelle Marche, sono leggermente piu' profondi,
intorno ai 15 km. La faglia responsabile della scossa
principale si estende per circa 15 km lungo la catena
appenninica e presenta una immersione da NordEst verso
SudOvest, con il capoluogo abruzzese che purtroppo e' proprio
li' sopra quella faglia. (AGI)

Ambiente - Continua a ridursi l'estensione dei ghiacci artici

Anche lo spessore medio diminuisce
Roma, 7 apr. (Apcom) - Nell'inverno appena trascorso la
superficie massima dei ghiacci artici si e' ridotta di 720.000
chilometri quadrati rispetto alla media. Lo riferisce il Centro
nazionale degli Stati Uniti per la neve e il ghiaccio, in base ai
rilevamenti satellitari. Si tratta, sottolinea il Centro, del
dato peggiore degli ultimi sei anni. Anche lo spessore medio
della calotta di ghiaccio dell'Artico si sta riducendo in modo
progressivo.

ALZHEIMER: UNO SCANNER PER INDIVIDUARLO PRIMA CHE SI SVILUPPI

(AGI//EFE) - Londra, 6 apr. - Un gruppo di ricercatori
dell'Universita' di Oxford ha scoperto la corrispondenza tra la
presenza del gene Apoe4, legato all'all'Alzheimer, e l'
iperattivita' dell'ippocampo, la parte del cervello localizzata
nel lobo temporale. I ricercatori hanno indagato un gruppo di
trentasei giovani tra i 20 e i 35 anni, comparandone le
attivita' cerebrali. La meta' di coloro possedevano il gene ed
erano gli stessi che manifestavano una iperattivita' cerebrale.
Attraverso uno scanner si e' potuto rilevarla e di conseguenza
porre i primi passi per un test che consenta, in futuro, di
individuare fronteggiare la malattia prima che se ne
manifestino i sintomi. (AGI)

VIDEOGIOCHI: IN GIAPPONE PS3 BATTE WII, MA MERCATO E' SATURO

(AGI/AFP) - Tokyo, 7 apr. - Ps3 batte Wii e Sony tira un
sospiro di sollievo. Nella guerra tra consolle per videogiochi,
le vendite della terza generazione di casa Sony hanno per la
prima volta superato quelle del gioiello Nintendo e nelle
ultime cinque settimane sono cresciute dell'80 per cento
rispetto a un anno fa mentre quelle della Wii sono scese del 63
per cento.
Secondo gli esperti la ragione non e' in un'improvvisa
passione del pubblico per la Ps3 o per i nuovi giochi che ha
messo in commercio - su tutti 'Resident Evil 5 - ma dal fatto
che il mercato della Wii e' ormai saturo e che la consolle
della Nintendo manterra' alte solo le vendite dei giochi. (AGI)

02/04/09

Farnesina, domani Conferenza su internazionalizzazione universita'

Partecipano anche Confindustria, Ice, Enit, Crui
Roma, 2 apr. (Apcom) - Si svolgera' domani, 3 aprile, al ministero
degli Esteri, la Conferenza "Strategie a sostegno
dell'internazionalizzazione del sistema universitario italiano"
per la definizione di strategie a sostegno di processi di
internazionalizzazione delle Universita'.
Il ministero degli Esteri, in coordinamento con il Miur e la
Crui, ha indetto la Conferenza interistituzionale per coinvolgere
in una strategia sistemica e sostenibile le Universita', il
Consiglio Universitario Nazionale, il Ministero per lo Sviluppo
Economico, l'Ice, l'Enit, Confindustria, le Associazioni
camerali, le Regioni ed i Comuni sedi di atenei.
La Conferenza mira all'istituzione di un "Gruppo di Lavoro"
Mae-Miur-Crui deputato all'internazionalizzazione del sistema
universitario, con l'obiettivo di monitorare le attivita'
internazionali degli atenei anche attraverso "una innovativa
piattaforma interattiva" che verra' presentata nel corso della
Conferenza, strumento informatico a vantaggio delle Universita'
per rendere accessibili accordi e progetti interuniversitari
all'estero.
Inoltre, il Mae ed il Miur intendono sostenere, anche attraverso
la rete diplomatico consolare all'estero, le attivita' delle
universita', armonizzandole con le altre iniziative del Sistema
Italia all'estero, in sinergia il sistema produttivo e gli Enti
locali.
In tale contesto verranno valorizzati e diffusi i modelli per
l'attrazione di talenti stranieri in Italia (quali Invest Your
Talent in Italy per il suo impatto sul sistema economico ed il
progetto One Dream, One City del Comune di Milano, miranti a
migliorare il ranking delle nostre Universita' a livello
mondiale), per incoraggiare le iniziative promosse da Enti locali
e privati e accrescere la presenza di talenti stranieri, con
innegabili vantaggi per le realta' territoriali del Paese anche in
termini di indotto legato al settore del turismo.

Salute - Speranze dalle cellule staminali per curare la sordita'

Ricercatori Gb: Potrebbero essere riparati organi danneggiati
Roma, 2 apr. (Apcom) - Passo in avanti nella cura dei disturbi
uditivi. Lo ha annunciato un gruppo di ricercatori britannici
dell'Universita' di Sheffild secondo cui le cellule staminali
potrebbero essere impiegate con successo per risolvere o
alleviare i problemi di sordita'. Marcelo Rivolta, che ha guidato
lo studio, pubblicato sulla rivista "Stem Cells", ha affermato
che "il potenziale delle cellule staminali e' emozionante e ora
abbiamo raggiunto un sistema sperimentale per studiare i geni e
le terapie sull'uomo". Secondo il dottor Rivolta, citato dal
quotidiano britannico Timesonline, "queste cellule staminali ci
aiutano a sviluppare tecnologie necessarie per utilizzarle nei
tessuti danneggiati, come la coclea, e riparare l'organo
danneggiato. Tutto cio' potrebbe facilitare lo sviluppo di una
terapia con le cellule staminali per curare la sordita'".

Ambiente - Trieste,forum preparatorio su tecnologie a bassa CO2

Da oggi al 5 aprile
Roma, 2 apr. (Apcom) - In vista del "Summit G8" del luglio
prossimo alla Maddalena, e delle riunioni preparatorie "G8
Ambiente" del 22 aprile a Siracusa e "G8 Energia" del 24 maggio
a Roma, dal 2 al 5 aprile si svolgera' a Trieste il "Forum
Internazionale sulle Tecnologie a basse emissioni e a basso
contenuto di carbonio". Il Forum e' organizzato dal ministero
dell'Ambiente italiano, in collaborazione con il ministero dello
Sviluppo Economico e AREA Science Park di Trieste.
Al Forum partecipano i rappresentanti di 17 paesi (Australia,
Brasile, Canada, Cina, Corea, Egitto, Francia, Germania,
Giappone, Gran Bretagna, India, Indonesia, Italia, Messico,
Russia, SudAfrica, USA), della Commissione Europea, dell'Agenzia
Internazionale dell'Energia, dell'Agenzia delle Nazioni Unite
UNIDO, della Banca Mondiale, della Banca Europea degli
Investimenti, della Banca Asiatica degli Investimenti, dell'OCSE
e delle maggiori imprese mondiali dell'energia e dell'auto.
Il Forum discutera' le prospettive dello sviluppo e della
disponibilita' dei combustibili alternativi e delle nuove
tecnologie in grado di assicurare entro i prossimi 20-30 anni
una risposta adeguata alla crescente domanda di energia senza
aumentare le emissioni di anidride carbonica.
Corrado Clini, direttore generale del Ministero dell'Ambiente,
che introdurra' i lavori del Forum, ha rilevato che la riunione di
Trieste riveste un ruolo importante anche in vista della
Conferenza sui cambiamenti climatici di fine anno a Copenaghen,
che dovrebbe stabilire un accordo piu' ampio e impegnativo del
protocollo di Kyoto.
Secondo Clini, la sfida dei cambiamenti climatici si puo' vincere
solo se la comunita' internazionale sapra' individuare con urgenza
misure finalizzate a sostenere gli investimenti in tecnologie a
basso contenuto di carbonio nel mercato globale dell'energia,
accompagnate da regole globali e di lunga durata, che dovrebbero
includere gli standard di "intensita' di carbonio" per le
tecnologie energetiche, da applicare ed aggiornare nell'ambito
delle regole dell'Organizzazione Mondiale del Commercio; un
"prezzo del carbonio" da applicare ai combustibili in relazione
al loro contenuto di carbonio;
il superamento delle barriere tariffarie alla diffusione delle
tecnologie a basse emissioni; incentivi e programmi di
finanziamento a lungo termine per lo sviluppo delle "energie
pulite" nei paesi in ritardo di sviluppo.
In questa prospettiva, il Forum di Trieste discutera' due
documenti base preparati dall' Agenzia Internazionale
dell'Energia sullo sviluppo delle nuove tecnologie energetiche
(con particolare riferimento all'efficienza, alle fonti
rinnovabili, alla cattura e stoccaggio delle emissioni di CO2, al
nucleare) e dalla Banca Mondiale sui meccanismi di finanziamento
per assicurare lo sviluppo e la disseminazione globale delle
nuove tecnologie energetiche.

Rinnovabili - Eni lavora a creare "Comunita' di saperi"

A Torino in corso convegno su energia solare con Legambiente
Torino, 2 apr. (Apcom) - "Il modello di Eni e' ricercare le
partnership piu' adatte per lo sviluppo delle fonti rinnovabili:--
in particolare nel convegno di oggi il nostro progetto e' cercare
di creare una 'Comunita' di saperi', consapevole delle
potenzialita' delle energie rinnovabili. L'universita' e' il luogo
piu' indicato per avviare questo dialogo". Queste le parole di
Enrico Furegato, responsabile rapporti con gli stakeholder e
territorio di Eni, al convegno sull'energia solare dal titolo
"Anche il sole fa la sua rivoluzione" in corso oggi a Torino.
Il convegno, promosso da Eni e Legambiente con la collaborazione
dell'ateneo torinese, punta a sensibilizzare proprio gli studenti
universitari sul tema delle fonti rinnovabili con particolare
attenzione all'energia solare.
"Abbiamo pensato all'universita' - ha precisato Furegato - perche'
e' il luogo dove si incontrano ricerca e futuro che passano
proprio attraverso i giovani". Gia' da qualche anno Eni e'
impegnato sul fronte delle rinnovabili sia in Itali ache
all'estero: "Nel 2008 - ha dichiarato il responsabile dell'Eni -
sono stati stanziati oltre 300mila euro per progetti dedicati
alla ricerca e allo sviluppo delle fonti rinnovabili sia sul
fronte del business, sia su quello piu' innovativo della ricerca".
Eni nel 2007 ha firmato un accordo con il Mit di Boston
finalizzato allo sviluppo di sistemi ad energia solare avanzati e
ha istituito il premio Eni Award per la ricerca sulle energie
sostenibili. Sul versante italiano nel 2008 ha siglato un accordo
con il Politecnico di Milano e uno con quello di Torino e punta
ad estenderlo in altri atenei italiani.

01/04/09

SALUTE: GB, SEMPLICE INFEZIONE PUO' CAUSARE LEUCEMIA INFANTILE

(AGI/EFE) - Londra, 1 apr. - Una semplice infezione puo'
causare la leucemia infantile. Uno studio dell'Istituto
britannico di ricerca sul Cancro ha identificato una molecola,
la 'Tgf', prodotta in risposta all'infezione che ha l'effetto
di moltiplicare le cosiddette cellule staminali pre-tumorali,
quelle che innescano e mantengono il processo di proliferazione
del cancro. La ricerca e' stata pubblicata dal 'Journal of
Clinical Investigation'.
La leucemia e' una malattia che colpisce il midollo osseo
provocando un aumento incontrollato di leucociti (globuli
bianchi) che impediscono al corpo di produrre normali cellule
ematiche normali.
I ricercatori hanno identificato una mutazione genetica -
la fusione di due geni - che avviene nell'utero materno e che
porta alla creazione di cellule pre-leucemiche, una sorta di
"bomba a orologeria" che puo' esplodere anche dopo 15 anni.
Questa mutazione, secondo lo studio, si presenta sull'1%
dei nascituri, di cui successivamente l'1% sviluppa la
leucemia.
Questo ha suggerito ai ricercatori che, affinche' le
cellule precancerose completino la trasformazione diventando
"pienamente" cancerose serve una sorta di detonatore. E il
questa sarebbe la molecola Tgf, provocata da un'infezione.
Secondo il responsabile della ricerca, Mel Greaves,
"identificare questo passaggio significa poter trovare medicine
preventive e eventualmente un vaccino". (AGI)

SCIENZE: RICERCA ITALIANA, I PULCINI SANNO FARE DI CONTO

(AGI) - Roma, 1 apr. - I pulcini sanno fare piccoli calcoli
aritmetici: lo rivela uno studio condotto da ricercatori
italiani e la notizia, pubblicata sulla rivista "Proceedings of
the Royal Society B", non e' un pesce d'aprile.
Un gruppo di scienziati dell'universita' di Padova, in
stretta collaborazione con colleghi dell'universita' di Trento,
ha dimostrato la competenza numerica dei pulcini e la loro
capacita' di aggiungere o sottrarre oggetti che spariscono
dietro gli schermi.
La ricerca, andata avanti per oltre due anni, si e' basata
su acquisizioni rilevate nel decennio precedente. "Gia'
sapevamo che i pulcini seguivano gli oggetti che scomparivano e
recentemente avevamo dimostrato che tendono ad avvicinarsi a
gruppi di oggetti piu' grandi", spiega Lucia Regolin, studiosa
del comportamento animale. "La necessita' e' probabilmente
dettata da esigenze ecologiche legate alla sopravvivenza (per
esempio, il gruppo aiuta a trovare il cibo o a mantenere la
termoregolazione)".
Per i loro mini-test aritmetici, i ricercatori hanno
utilizzato i contenitori delle sorprese delle uova Kinder
appesi a un filo sottile. Il pulcino era stato allevato per
alcuni giorni assieme a un gruppo di palline e quindi
attraverso il processo dell'imprinting (il fenomeno
magistralmente descritto da Konrad Lorenz) aveva sviluppato un
attaccamento sociale verso tali oggetti. Nel primo esperimento,
le palline venivano fatte scomparire dietro a uno di due
schermi: messo in una scatolina trasparente, il pulcino
osservava da fermo i ricercatori che muovevano lentamente le
palle facendole scomparire, due dietro uno schermo e tre dietro
un altro; e una volta aperta la scatola, il pulcino riusciva a
dirigersi esattamente dove era scomparso il maggior numero di
palline. "I pulcini si avvicinavano al gruppo piu' numeroso
anche se dovevano fare affidamento sulla loro memoria per
capire quale schermo scegliere", spiega la Regolin. Nel secondo
esperimento, lo stesso risultato si e' ottenuto anche
impiegando stimoli diversi (ovvero quadratini bidimensionali)
che permettevano di escludere che i pulcini scegliessero sulla
base di indizi non numerici (l'area e il perimetro erano stati
uguagliati tra i due gruppi).
Ma non e' finita: in un terzo esperimento, alcune delle
palle gia' scomparse dietro a uno schermo venivano in un
secondo tempo trasferite da una parte all'altra e si e' visto
che i pulcini riuscivano a mantenere il conteggio delle palle
che erano state spostate, per capire quale schermo nascondesse
il gruppo piu' consistente. Anche alla fine del secondo
spostamento "i pulcini sceglievano correttamente, aggiornando
la rappresentazione del numero degli oggetti presenti dietro
uno schermo, e questo semplicemente basandosi su spostamenti
avvenuti in tempi successivi". (AGI)

WEB:INTERNAUTI IN ALLARME, ARRIVA TERRIFICANTE VIRUS CONFICKER

(AGI/AFP/EFE) - San Francisco, 1 apr. - La terza e ultima
versione di Conficker, il virus informatico che fa venire il
mal di testa agli esperti di sicurezza di Internet, potrebbe
attivarsi oggi; il mondo e' in allerta, aziende, governi, ma
anche utenti della rete. E a peggiorare la situazione, il fatto
che la minaccia potrebbe essere un falso allarme, considerato
che arriva il 1 aprile.
Gli esperti comunque raccomandano di stare in allerta:
nelle versioni precedenti Conficker aveva infettato 15 milioni
di computer e il virus e' considerato cosi' pericoloso che
Microsoft ha offerto una ricompensa di 250.000 dollari per chi
riuscira' a intrappolare gli autori.
Lo stessop Fbi ha diramato un allerta nel quale si chiede
agli internauti di stare molto attenti e soprattutto non aprire
e-mail sospette e provenienti da fonti sconosciute. Secondo
l'azienda di sicurezza IBM Internet Security Systems, in Asia
il 45 per cento dei computer e' gia' colpito, il Europa il 31,
il 14 per cento in America latina e il 6 per cento in
nord-America. le modalita' del virus, prevedono gli esperti,
provochera' che i computer infettati si connetterano con i
server degli hacker, ma non e' molto chiaro con quali
conseguenze. La nuova versione del virus -anche nota come
"Conficker.C", "Downadup" o "Kido" -ha la capacita' di crere
quello che si chiama una rete di "zombie", computer connessi a
server remoti, senza che i proprietari ne siano ovviamente a
conoscenza, e che possono ricevere ordini dal loro 'padrone'
virale. Microsoft ad ottobre aveva lanciato l'aggioranmento
MSO8-067 che riparare la vulnerabilita' di Windows di cui
approfitta Conficker per propagarsi. (AGI)

Medicina - Identificati i geni dell'infarto del miocardio

Si tratta di varianti geniche a livello di singolo nucleotide
Roma, 31 mar. (Apcom) - Identificati i geni correlati alla
predisposizione all'infarto del miocardio, in particolare,
all'infarto precoce o "giovanile", e alle ricadute, il tanto
temuto "secondo infarto".
Una scoperta tutta italiana,che apre la strada alla diagnosi
precoce e alla prevenzione, comunicata al Congresso 'mondiale'
dell'American College of Cardiology di Orlando in Florida che
chiude oggi i battenti, all'interno della prestigiosa sessione
"Most Innovative Findings in Cardiovascular Relevant Practical
Applications", dedicata alle scoperte piu' innovative nel settore
cardiovascolare, da Diego Ardissino, Direttore della Divisione
Cardiologia dell'A.O. Universitaria di Parma e coordinatore del
gruppo gruppo Ateroscerosi, Trombosi e Biologia Vascolare-ATVB.
Lo studio internazionale nell'ambito del quale si e' svolto quello
italiano, si chiama "Myocardial Infarction Genetics-MIGEN
Consortium" il piu' grande condotto finora sui fattori genetici
che predispongono all'infarto miocardico ed e' stato pubblicato a
febbraio sulla rivista scientifica Nature Genetics.
"Col nostro Italian Genetic Study of Early-onset Myocardial
Infarction"(studio genetico italiano sull'infarto miocardico
precoce) - ha dichiarato Ardissino - abbiamo determinato
l'importanza che varianti genetiche nella regione cromosomiale
9p21.3 [il polimorfismo del singolo nucleotide rs1333040] hanno
nell'influire sull'incidenza di eventi cardiovascolari avversi, e
del progredire di aterosclerosi coronarica, nelle persone colpite
da un primo infarto cardiaco precoce (a meno di 45 anni).
L'ereditarieta' delle malattie cardiovascolari, ha spiegato
Ardissimo, pur se chiaramente constatabile, rimaneva
scientificamente inafferrabile. "Con il nostro lavoro - precisa -
abbiamo concretamente messo in luce che, l'appartenenza di una
persona al genotipo rs1333040 accresce significativamente il
rischio cardiovascolare, che aumenta, per chi eredita da un
genitore il gene della serie 9p21.3, al 19% e, addirittura, al
41% se questa variante viene ereditata da entrambe le linee
genetiche, paterna e materna".
Secondo Ardissimo se c'e' una familiarita' accertata di eventi
cardiovascolari avversi, il consiglio e' di sottoporsi ad analisi
genetiche per scoprire se si e' portatori dei geni predisponenti,
un consiglio rivolto soprattutto ai giovani che si vogliono
dedicare all'attivita' agonistica per evitare morti improvvise in
campo di atleti risultati sanissimi a tutti gli altri controlli.
"L'identificazione dei "marcatori genomici" associati ai rischi
di infarto miocardico - ha spiegato Ardissino - segna l'inizio
di una nuova era, in grado di rivoluzionare la pratica clinica.
Infatti determina la conseguente focalizzazione di nuovi bersagli
terapeutici, ovvero l'identificazione di nuove terapie e permette
l'attuazione di una piu' efficace strategia di prevenzione,
primaria e secondaria."
Secondo il cardiologo la conoscenza delle basi genetiche
correlate all'infarto miocardico concretizza per la Cardiologia
l'ambizioso obiettivo della medicina personalizzata, vale a dire
la medicina modulata sulle specifiche caratteristiche biologiche
del singolo individuo.
L'applicabilita' concreta dello studio internazionale arriva,
secondo Ardissino, con lo studio italiano presentato oggi al
Congresso.
"Nell'ambito del "Progetto Italiano per la genetica dell'Infarto
precoce", - spiega lo scienziato - dal 1998 al 2008, abbiamo
studiato 1508 pazienti al di sotto dei 45 anni, ospedalizzati
per infarto miocardico in 123 Unita' Coronariche italiane. Questi
pazienti sono stati da noi seguiti per rilevarne gli eventi
cardiovascolari avversi e la progressione angiografica
dell'ateroslerosi coronaria".
Nel corso di tutti questi anni di attento follow up, secondo
quanto ha riferito Ardissimo, sono stati osservati in questi
pazienti ben 683 eventi cardiovascolari avversi: 77 decessi di
origine cardiovascolare, 223 reinfarti e 383 interventi di
rivascolarizzazioni coronariche.
Le parallele rilevazioni genetiche su questi pazienti colpiti da
infarto miocardico in giovane eta' [prima dei 45 anni] hanno
evidenziato che nella regione cromosomica 9p21.3 il polimorfismo
del singolo nucleotide (rs1333040) influisce attivamente sulla
progressione dell'aterosclerosi coronarica, e sulla probabilita'
di dover col tempo necessariamente subire interventi di
rivascolarizzazione coronarica.
L'importante risultato e' stato conseguito utilizzando la
genome-wide association study-GWA. Una metodica che permette,
partendo dalla mappatura del genoma umano, di individuare comuni
varianti genetiche a livello di singolo nucleotide,(Single
Nucleotide Polymorphisms, SNPs), piu' frequentemente e stabilmente
presenti nel genoma, utilizzando chip che sono in grado di
analizzare sino ad 1.000.000 di SNPs per ogni persona e di
individuare piccole regioni del DNA che si differenzino tra i
sani ed i malati. Lo studio di associazione caso-controllo,
effettuato mediante GWA e' stato articolato in 4 fasi: nella prima
e' stata testata l'associazione tra comuni varianti genetiche,
frequentemente rappresentate nella popolazione, e lo sviluppo di
infarto giovanile in 2967 casi e 3075 controlli ad essi appaiati;
nelle tre fasi successive, gli SNPs identificati nella prima
sono stati testati in popolazioni indipendenti, per un totale di
19.492 individui, al fine di eliminare i risultati falsi positivi
e selezionare le varianti effettivamente associate allo sviluppo
di infarto giovanile.
Per il conseguimento dell'importante risultato e' stato
fondamentale il ruolo dei ricercatori italiani del gruppo
Aterosclerosi, Trombosi e Biologia Vascolare-ATVB, del gruppo
dell'Ospedale Niguarda Ca' Granda di Milano e della Fondazione
Ospedale Maggiore di Milano.

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