Studio sui mitocondri, possibili applicazioni sulla Sla
Milano, 29 apr. (Apcom) - Nuove possibilita' nello studio delle
malattie rare. E' infatti in pubblicazione su "The American
Journal of Human Genetics" uno studio dei ricercatori del "Centro
Dino Ferrari" - Universita' degli Studi di Milano e Fondazione
IRCCS Ospedale Maggiore Policlinico, Mangiagalli e Regina Elena,
che svela nuovi meccanismi di malattie come la Sclerosi laterale
amiotrofica (Sla), aprendo la porta a possibili terapie.
Studiando una famiglia in cui tre dei cinque figli presentano
cataratta congenita, iposviluppo somatico e miopatia
mitocondriale, si legge in una nota dell'Universita' milanese, il
dottor Alessio Di Fonzo insieme ad altri componenti del gruppo di
ricerca diretto dal Professor Giacomo Comi ha scoperto che
questa condizione e' causata da mutazioni nel gene GFER (growth
factor, augmenter of liver regene).
E' la prima volta che questo processo di importo delle proteine
nello spazio intermembrana mitocondriale viene direttamente
coinvolto nella patogenesi di una malattia umana. E' verosimile
che lo studio di GFER e delle altre proteine coinvolte in questo
meccanismo, potra' chiarire presto la causa genetica di numerose
altre malattie mitocondriali e neurodegenerative.
I mitocondri, spiegano dall'Universita', sono organelli presenti
all'interno di ogni cellula dell'organismo umano. Piu' del 90%
dell'energia utilizzata dal nostro corpo e' prodotta in una
complessa serie di reazioni biochimiche che avvengono a livello
della catena respiratoria mitocondriale. La catena respiratoria e'
formata da un articolato network di proteine che vengono
assemblate sulla base di istruzioni presenti sia nel Dna
mitocondriale, sia in numerosi geni del Dna nucleare.
Un difetto nella funzionalita' mitocondriale porta alla
compromissione dei livelli energetici di cellule, tessuti e
interi organi definendo uno stato patologico, comunemente
indicato con il termine "mitocondriopatia".
Sotto questo nome sono comprese condizioni eterogenee in cui si
osserva il coinvolgimento di specifici tipi cellulari o, piu'
spesso, l'interessamento multisistemico con compromissione di
diverse componenti del sistema nervoso centrale, degli organi
neurosensoriali, dell'apparato endocrino, del tessuto cardiaco ed
epatico, nonche' dell'apparato gastrointestinale ed ematopoietico.
Nonostante l'estensione delle conoscenze genetiche in merito alle
mitocondriopatie acquisite negli ultimi anni, la causa di
malattia resta sconosciuta nella maggioranza dei casi ad esordio
infantile con progressioni gravi ed invalidanti.
La proteina codificata dal gene GFER e' localizzata nello spazio
intermembrana mitocondriale e ha un ruolo fondamentale
nell'importo all'interno del mitocondrio di una classe di piccole
proteine ricche in cisteina di primaria importanza. Tra di esse,
infatti, sono numerose quelle essenziali per l'organizzazione e
l'assemblaggio dei componenti della catena respiratoria, nonche'
proteine rilevanti per i processi di detossificazione, quale il
trasportatore della SOD1, le cui mutazioni causano una forma di
Sclerosi Laterale Amiotrofica Familiare.
I ricercatori hanno verificato che nelle cellule dei pazienti i
livelli di proteina mutata sono ridotti ed essa e' incapace di
provvedere in modo completo all'importo dei suddetti fattori,
all'interno di un sistema biochimico di diverse reazioni
denominato "Mitochondrial Disulfide Relay System". Di conseguenza
si osserva una disfunzione biochimica della catena respiratoria
ed un conseguente deficit energetico che colpisce i tessuti dei
bambini affetti. Questa ricerca - concludono gli studiosi - svela
un meccanismo mitocondriale di malattia fino ad ora mai esplorato
nell'uomo, la cui analisi potra' contribuire allo sviluppo di
approcci terapeutici per il trattamento delle malattie
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