22/06/09

Clima - Svizzera, ghiacciai si sono ridotti del 12% ultimi 10 anni

Esperti di Zurigo avvertono: persi 9 chilometri cubi di ghiaccio
Zurigo, 22 giu. (Apcom) - I ghiacciai svizzeri hanno perso il 12%
del loro volume nel corso degli ultimi 10 anni: lo afferma uno
studio pubblicato da un gruppo di ricerca di Zurigo. Nel 1999 il
volume totale di ghiaccio sulle montagne svizzere arrivava a 74
chilometri cubi, hanno calcolato gli scienziati.
La Svizzera contava allora 1.063 chilometri quadrati di ghiaccio
di uno spessore medio di 70 metri. Dieci anni dopo, i ghiacciai
hanno perso 9 chilometri cubi di ghiaccio (meno 12%), tra cui 2,6
chilometri cubi solo durante la caldissima estate del 2003. I
ricercatori si dicono pertanto piuttosto preoccupati, affermando
che gli effetti del riscaldamento globale si fanno sempre piu'
sentire. Entro il 2050, le temperature sulle Alpi aumenteranno di
1,8 gradi in inverno e di 2,7 in estate.
Lo scioglimento dei ghiacciai aumenta non solamente il livello
dei mari, ma fa diminuire anche le riserve di acqua potabile e
modifica gli ecosistemi. L'equipe dei ricercatori di Zurigo,
guidati da Martin Funk, hanno utilizzato un metodo di calcolo
meno grossolano di quelli del passato e presentato nell'ultima
edizione di "Global and Planetary Change".

Svizzera - Primo intervento al cervello con ultrasuoni

Senza aprire la scatola cranica, annuncia Universita' di Zurigo
Zurigo, 22 giu. (Apcom) - Per la prima volta al mondo dei
neurochirurghi svizzeri hanno effettuato un intervento al
cervello con gli ultrasuoni, e pertanto senza dover aprire la
scatola cranica. Lo annuncia l'Universita' di Zurigo, spiegando
che Daniel Jeanmonod e Ernst Martin hanno applicato alla
chirurgia intracranica la tecnica degli ultrasuoni focalizzati ad
alta intensita', gia' utilizzata da anni in ginecologia e contro i
tumori alla prostata.
Durante uno studio clinico, avviato nel settembre scorso, dieci
adulti sono stati sottoposti all'intervento, che si e' concluso
con successo e senza complicazioni. Le operazioni sono state
effettuate senza anestesia su pazienti totalmente coscienti e in
ambulatorio. I malati trattati soffrivano di dolori di origine
neurologica, ha precisato Martin all'agenzia svizzera Ats. Una
patologia che colpisce spesso le persone che hanno subito
un'amputazione. Il cervello non riceve piu' messaggi dagli arti, i
nervi inviano stimoli che danno dolori. Gli ultrasuoni - secondo
gli esperti - hanno permesso di mettere a tacere questi stimoli.
Gli scienziati sperano ora di poter allargare il campo d'azione
degli ultrasuoni ai tumori al cervello o agli interventi che
seguono gli incidenti vascolari cerebrali.

Clima - Meduse trattengono carbonio nel corpo quando affondano

Piu' utili del plancton per assorbire la CO2, secondo scienziati
Roma, 22 giu. (Apcom-Nuova Energia) - Le meduse sono piu' efficaci
del fitoplancton nell'assorbimento e nel trasporto verso le
profondita' marine della CO2. A rivelarlo una ricerca del Leibniz
Institute di Scienze marine di Kiel e del centro nazionale
Oceanografico di Southampton che ha esaminato i resti delle
meduse Pyrosoma atlanticum, scoprendo che un terzo del corpo di
questa specie e' costituito da carbonio, scrive Ecoseed.org.
Le meduse di questa specie sono semitrasparenti e sono grandi
come un pollice umano. Si muovono in milioni nell'Atlantico e nel
loro spostamento trasportano la CO2 verso il fondo dell'Oceano.
Nel maggio del 2006 a largo delle coste ivoriane Mario Lebrato
del Leibniz Institute e Daniel Jones dell'istituto oceanografico
di Southampton hanno scoperto migliaia di carcasse di meduse ad
almeno 500 metri di profondita' che in seguito alle analisi hanno
rivelato un alta percentuale di carbonio.
Questo dato e' stato spiegato dai due esperti con la velocita' di
caduta delle carcasse in fondo al mare. "Non hanno il tempo di
decomporsi in acqua. Per questo raggiungono cosi' velocemente il
fondale senza cambiamenti incluso il carbonio che contengono",
spiegano i due scienziati. "Se questo fenomeno riguardante i
corpi delle Pyrosoma atlanticum fosse globale allora dovremmo
includerlo nei futuri modelli di sistema sulla terra:
trasportando la CO2 dalla superficie dell'oceano alle profondita'
evitano molto efficientemente che questo gas ritorni
nell'atmosfera", ha aggiunto Lebrato.

24 E 27 GIUGNO A ROMA I "PADRI" DELLA TEORIA STRINGHE

(AGI) - Roma, 22 giu. - Chi non ha mai sentito parlare della
Teoria delle Stringhe? Chi non e' rimasto sedotto da quella che
promette di essere la "teoria del tutto"? Il 24 e 27 giugno,
nell'ambito del Convegno internazionale "Strings 2009"
organizzato dall'Infn e dall'Universita' di Roma Tor Vergata i
Musei Scientifici di Roma e il Planetario organizzano tre
appuntamenti speciali per il pubblico per fare chiarezza su una
delle piu' audaci espressioni teoriche del pensiero umano. La
sera del 24 giugno alle 21 il Planetario ospitera' Gabriele
Veneziano, il "padre" delle stringhe, che ideo' la teoria nel
1968 al Cern di Ginevra. Sara' proprio lui a raccontare il
significato di una visione dell'universo basata sulle stringhe
e a metterla a confronto con la teoria del Big Bang, in una
serata intitolata "Big Bang e Stringhe a Confronto: il Tempo ha
davvero avuto un inizio?" Con l'intervento di Veneziano
riprende la fortunata serie degli "Incontri della Luna Piena",
promossi dal Planetario fin dal 2004, che ha portato sotto la
cupola, a diretto contatto col pubblico, decine di astronomi e
scienziati di fama internazionale. Il 27 giugno i grandi guru
della teoria delle stringhe incontreranno il pubblico
all'Auditorium Parco della Musica (Sala Petrassi dalle 10 alle
13). Interverranno Nicola Cabibbo (Universita' di Roma La
Sapienza, presidente della Pontificia Accademia delle Scienze)
su "Particelle elementari all'acceleratore LHC"; Edward Witten
(Institute for Advanced Studies di Princeton, USA e Cern) su
"What is Ahead in Particle Physics?" e Brian Greene (Columbia
University, New York), notissimo scienziato e divulgatore,
autore del best seller "L'Universo Elegante". L'intervento di
Greene sara' incentrato su una domanda fondamentale: "One
Universe or Many?" Gli interventi di Brian Greene e di Edward
Witten si svolgeranno in lingua inglese. Nel pomeriggio del 27
giugno a partire dalle ore 16 si svolgera' sempre in sala
Petrassi una tavola rotonda che allarghera' il tema dalle
conquiste della scienza e del pensiero alle loro applicazioni
politiche e sociali: "Pace, Sviluppo ed Energia". Alla
discussione, moderata da Carlo Schaerf (Universita' di Roma Tor
Vergata e Isodarco) e aperta alle domande del pubblico,
interverranno ospiti prestigiosi: Seifallah Randjbar-Daemi
(Assistant Director, Ictp, Trieste), Maurizio Martellini
(Direttore Centro Volta, Como), Enrico Testa (Managing Director
Rothschild), Paola Batistoni (Enea), Marco Bersani (Attac). La
conferenza di Gabriele Veneziano al Planetario e' ad ingresso
gratuito su prenotazione. Biglietto d'ingresso per l'evento
all'Auditorium del 27 giugno: 1 euro. (AGI)

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