05/03/09

INTERNET: IN POCHI GIORNI 2 MINACCE INFORMATICHE SU FACEBOOK

INTERNET: IN POCHI GIORNI 2 MINACCE INFORMATICHE SU FACEBOOK
(ANSA) - Due problemi di sicurezza in pochi
giorni su Facebook: si tratta di false applicazioni che
ingannano gli utenti raccogliendo i loro dati personali. Lo
rende noto l'azienda specializzata in sicurezza informatica
Trend Micro.
La prima insidia e' arrivata con messaggi di notifica,
inviati da una dubbia applicazione chiamata ''The Error Check
System'', che li informavano gli utenti di errori nella
visualizzazione dei loro profili, riscontrati dagli amici. Gli
iscritti al celebre social network venivano quindi esortati a
cliccare su un link per visualizzare il messaggio di errore. Una
volta installata, la falsa applicazione accede a tutte le
informazioni del profilo e suggerisce di verificare anche i
profili dei propri amici, propagando ulteriormente l'infezione.
A distanza di pochi giorni e' entrata in circolazione su
Facebook un'altra falsa notifica per presunte violazioni dei
''termini e condizioni del servizio'' che invitava gli utenti a
cliccare su un link per scoprire il motivo del richiamo.
L'applicazione viene chiamata ''Facebook closing down'' e sul
sito di social network si e' gia' costituito un gruppo di
vittime dell'attacco.(ANSA).

BIOLOGIA: UN MODELLO RICOSTRUISCE REAZIONI CHIMICHE CELLULE

BIOLOGIA: UN MODELLO RICOSTRUISCE REAZIONI CHIMICHE CELLULE
(ANSA) - Un modello teorico permette di
ricostruire le reazioni chimiche delle cellule e di identificare
cosi' quelle essenziali alla sopravvivenza o quelle anomale, che
potrebbero scatenare malattie.
Il risultato, ottenuto in Italia, e' pubblicato sulla rivista
dell'Accademia americana delle scienze, Pnas. ''Delle cellule e
delle strutture che le compongono sappiamo gia' molto. Cio' che
ancora non conosciamo bene, e' la rete di reazioni chimiche che
costantemente avvengono al loro interno, una sorta di intricata
ragnatela di reazioni (circa un migliaio) per la maggior parte
inaccessibile all'osservazione sperimentale'', spiegano in una
nota congiunta l'Istituto nazionale Fisica della Materia del
Consiglio Nazionale delle Ricerche (Infm-Cnr) e l'universita' di
Roma La Sapienza.
Il risultato, osservano i ricercatori, permettera' cosi' di
conoscere in dettaglio ''molte delle vulnerabilita' cellulari,
precisando inoltre cause e meccanismi chimici alla base di
numerose patologie''. Il modello e' stato testato con successo
simulando la catena di reazioni cellulari del batterio
Escherichia coli. Partendo dalla struttura di una cellula del
batterio e da poche altre condizioni iniziali, sono state
ricostruite le proprieta' e la stabilita' delle reazioni
cellulari, identificando la criticita' di reazioni che sono
effettivamente fondamentali per la sopravvivenza del batterio.
Le possibili applicazioni di questi risultati, secondo i
ricercatori, spaziano dalla ricerca sulla connessione tra
reazioni chimiche cellulari e patologie allo sviluppo di nuovi
farmaci. Autori della ricerca sono Andrea De Martino ed Enzo
Marinari, del centro Smc (Statistical Mechanics and Complexity)
dell'Infm-Cnr e dell'universita' La Sapienza, Carlotta Martelli
de La Sapienza, Matteo Marsili del Centro Internazionale di
Fisica Teorica di Trieste e Isaac Pe'rez Castillo del King's
College di Londra.(ANSA).

ASTRONOMIA: SCOPERTA PULSAR 'MATUSALEMME'

ASTRONOMIA: SCOPERTA PULSAR 'MATUSALEMME'
(ANSA) - E' piu' attiva che mai la piu' antica
stella di neutroni (pulsar) mai scoperta. E' stata scoperta con
il telescopio della Nasa per l'astronomia a raggi X Chandra ed
e' descritta nell' Astrophysical Journal.
La pulsar si chiama Psr J0108-1431, e' distante 700 anni luce
dalla Terra ed ha circa 200 milioni di anni, vale a dire che e'
oltre dieci volte piu' antica delle sue simili. Stelle come
queste sono gli oggetti piu' densi finora noti nell'universo e
ruotano molto velocemente emettendo radiazioni. Si formano
quando stelle piu' grandi del Sole esplodono in una supernova,
lasciando un nucleo di materia molto denso.
A scoprire la pulsar ''Matusalemme'' e' stato il gruppo di
George Pavlov, dell'universita' della Pennsylvania. ''La pulsar
- rilevano i ricercatori - sta emettendo radiazioni ad alta
energia in modo molto piu' efficiente di quanto non facciano le
sue cugine piu' giovani''.(ANSA).

MEDICINA: USA; VITAMINA 'B' FA BENE AGLI OCCHI DELLE DONNE

MEDICINA: USA; VITAMINA 'B' FA BENE AGLI OCCHI DELLE DONNE
(ANSA) - WASHINGTON - La vitamina B protegge gli occhi
delle donne cardiopatiche dai rischi di degenerazione maculare,
la patologia che puo' portare al forte peggioramento o alla
perdita della vista in particolare dopo i 50 anni di eta'.
Un nuovo studio di Harvard ha seguito per 7 anni la salute di
piu' di 5.000 donne colpite da disturbi cardiovascolari o con
forti rischi di sviluppare queste malattie. Divise in due gruppi
le donne hanno - per il periodo considerato - assunto
regolarmente una pillola placebo o pasticche vere e proprie di
supplementi a base di folico acido, e vitamina B6 e B12.
Al termine dei 7 anni, la differenza nell'incidenza della
degenerazione maculare tra i due gruppi e' risualtata
significativa: le donne che avevano preso il complesso
vitaminico B hanno evidenziato il 41% in in meno di rischi di
sviluppare la patologia oculare.
In termini assoluti i casi della malattia nel gruppo che aveva
aasunto le vitamine sono stati 55 contro gli 83 emersi tra le
donne vhe avevano preso il placebo. La ricerca e' pubblicata
sulla rivista americana 'Archives' di medicina interna. (ANSA).

MEDICINA: PAPILLOMA VIRUS 'FRENA' GLI SPERMATOZOI

MEDICINA: PAPILLOMA VIRUS 'FRENA' GLI SPERMATOZOI
(ANSA) - ROMA - Il Papilloma virus (Hpv) che nelle
donne causa il cancro del collo dell'utero e' un problema anche
per l'uomo: ''annidandosi'' nel nucleo degli spermatozoi, ne
rallenta la motilita' e in questo modo provoca l'infertilita'.
Lo ha scoperto il gruppo del Centro di crioconservazione dei
gameti maschili dell'azienda ospedaliera di Padova e il
risultato e' stato presentato ad Abano Terme (Padova), nel
convegno congiunto della Societa' italiana di fisiopatologia
della riproduzione (Sifr) e della Societa' italiana di
andrologia e medicina della sessualita' (Siams), in corso ad
Abano Terme (Padova).
Il Papilloma virus puo' essere quindi una spia
dell'infertilita'. Questo virus, spiega il direttore del Centro,
Carlo Foresta, e' infatti ''presente negli spermatozoi degli
uomini infertili e puo' rivelarsi uan delle cause
dell'infertilita' stessa''. La presenza del virus altera le
caratteristiche degli spermatozoi. ''Inoltre - ha aggiunto - se
questi spermatozoi venissero utilizzati per tecniche di
fecondazione in vitro potrebbero comportare il passaggio del Dna
virale nell'ovocita, con mancanza di sviluppo dell'embrione e
quindi della fecondazione stessa''.(ANSA).

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