11/02/09

Clima - Anche Disneyland pensa in verde e riduce emissioni Co2

Anche Topolino, Minnie e Paperino vogliono bene all'ambiente.
Con questo slogan, Disneyland ha lanciato un piano per ridurre
le emissioni di biossido di carbonio.
La direzione del piu' grande parco giochi al mondo ha deciso di
utilizzare biodiesel derivante dall'olio da cucina usato nel
complesso di Anaheim per alimentare i 16 tram turistici per i
visitatori, il trenino a vapore e l'imbarcazione di Mark Twain.
"L'utilizzo del biodiesel permette al parco di risparmiare circa
200mila galloni di carburante tradizionale all'anno", ha spiegato
Frank Dela Vara, direttore per l'ambiente e la conservazione del
parco Disneyland. La decisione di passare al biodiesel,

dovrebbe aiutare il parco a ridurre le emissioni dell'80%.

Egitto - Saqqara, scoperte mummie risalenti alla XXVI Dinastia

Saqqara (Marocco) - Una mummia perfettamente
conservata e risalente a 2.600 anni fa: il ritrovamento e' stato
fatto tre settimane fa nella necropoli egiziana di Saqqara e
presentato alla stampa dal responsabile delle ricerche
archeologiche egiziano, Zahi Hawass.
Gli scavi hanno riportato alla luce una camera sepolcrale
contenente otto sarcofaghi in legno e pietra, insieme a 22 mummie
risalenti alla XXVI Dinastia, l'ultimo regno indipendente in
Egitto.

Medicina - Individuato marcatore del cancro alla prostata

Roma - E' stato scoperto nelle urine un
potenziale marcatore in grado di rivelare la presenza di cancro
alla prostata. E' quanto riferisce uno studio americano della
Columbia University College of Physicians and Surgeons, New York,
NY e della University of Michigan Medical School, Ann Arbor, MI,
USA, pubblicato su Nature di questa settimana, che ha
individuato una molecola, la sarcosina, un derivato della
glicina, che potrebbe diventare un importante indicatore dello
stato di progressione e di diffusione del tumore. Arul
Chinnaiyan e colleghi hanno analizzato il metabolita presente
nelle urine dei malati di cancro alla prostata e lo hanno
confrontato con quello di persone sane ed hanno scoperto che, nei
pazienti che avevano la forma piu' aggressiva del tumore, la
sarcosina era presente nelle urine a livelli notevolmente piu'
alti. Per verificare questo dato, i ricercatori hanno mostrato che
bastava aggiungere sarcosina nelle cellule di un tumore benigno
della prostata, messe in coltura, per trasformarle in cellule
tumorali aggressive e invasive in grado di diffondersi
velocemente. Questo, dicono gli scienziati, indica che la
molecola ha un ruolo importante nell'esito della malattia.
E' la prima volta che viene individutato nelle urine un marker
per il cancro alla prostata e Arul Chinnaiyan, Nicole Fawcett e
Michael M. Shen sperano che presto si possa realizzare un test
facile, efficace e non invasivo, che possa essere usato a fini
diagnostici per offrire nuove opportunita' sia terapeutiche che
chirurgiche ai pazienti.

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