19/02/09

Spazio - Fermi fotografa supercatastrofe a 12 miliardi anni luce

Una "supercatastrofe" avvenuta nel cosmo
a 12 miliardi di anni luce dalla Terra, e' stata fotografata dal
satellite Fermi. Il satellite lanciato lo scorso 11 giugno dalla
base di Cape Canaveral e' frutto di una collaborazione
internazionale, nell'ambito della quale l'Italia ha dato un
contributo fondamentale con la partecipazione dell'Agenzia
Spaziale Italiana (Asi), dell'Istituto Nazionale di Fisica
Nucleare, sezioni di Trieste e Padova (Infn) e dell'Istituto
Nazionale di Astrofisica (Inaf). Fermi, avrebbe registrato il 16
settembre 2008 l'eco della piu' potente esplosione mai avvenuta,
a memoria d'uomo, nell'Universo: si tratta di un lampo gamma di
altissima energia , un Gamma Ray Burst, (GRB) prodotto da una
catastrofe cosmica.
La rivelazione di questo potentissimo lampo gamma, sprigionato
dal collasso di una stella e dalla conseguente formazione di un
buco nero, e' stato possibile, riferiscono i ricercatori
sull'ultimo numero di Science, grazie al "cuore", tutto
italiano, del satellite Fermi: il rivelatore di fotoni gamma LAT
(Large Area Telescope) e' stato, infatti, progettato e assemblato
nei laboratori di Pisa dell'INFN ed e' coadiuvato dal secondo
strumento di bordo il GBM (Gamma-ray Burst Monitor).
Il lampo gamma rivelato da Fermi, noto come GRB 080916C, e' il
terzo evento visto quel giorno da tutta la flotta dei satelliti X
e gamma operativi nel cielo, ed e' stato emesso da una remota
galassia a piu' di 12 miliardi di anni luce dalla Terra, come il
prodotto di un rapidissimo e violento collasso. "Un getto di
materia altamente ionizzato si e' propagato nel cosmo a una
velocita' prossima a quella della luce - spiega Ronaldo
Bellazzini, responsabile dell'esperimento Fermi per l'INFN - la
velocita' raggiunta dal plasma di materia ad altissima temperatura
e' paragonabile a quella che sara' raggiunta dai protoni
all'interno dell'anello di LHC, il super acceleratore al Cern di
Ginevra. Ma con una differenza: nel caso del GRB avvistato da
Fermi a essere accelerata tutta insieme a una velocita' non
inferiore al 99,9999 per cento di quella della luce, non sono
stati pacchetti di particelle sub-atomiche, come accade negli
acceleratori, ma una enorme quantita' di materia".
Per un paio di minuti, secondo Bellazzini, il lampo e' stato piu'
luminoso non solo di qualsiasi altra sorgente, ma anche dello
stesso Universo, visto nella banda dei raggi gamma. Alla fine di
questa attivita' che e' durata qualche minuto, la sorgente si e'
spenta lasciando solo una debolissima eco (afterglow) che per
alcuni giorni e' stata rivelabile solo dai piu' sensibili telescopi
terrestri e spaziali.
Come riferiscono nel loro studio i ricercatori, gli strumenti,
il rivelatore del LAT e il GBM, hanno registrato l'arrivo dei
fotoni gamma con una precisione senza precedenti, in un
intervallo di energia amplissimo: il fotone piu' energetico
registrato dal LAT ha un'energia oltre un milione di volte
maggiore rispetto a quello meno energetico, registrato dal GBM.
Questi dati hanno permesso di far emergere alcuni aspetti
sorprendenti e altri misteriosi di questa sorgente di radiazione
gamma in evoluzione.
"Un ritardo di 5 secondi su un viaggio di 12 miliardi di anni puo'
sembrare insignificante - spiega Patrizia Caraveo, responsabile
di Fermi per l'INAF - invece e' un dato importante che si sta
rivelando una caratteristica comune dei lampi gamma. Anche AGILE,
che ha mancato questo GRB perche' si trovava dietro la Terra, ha
registrato un comportamento simile per GRB 080514B. E' la prova
che i fotoni gamma vengono prodotti in zone diverse della
sorgente, oppure che fanno piu' fatica a farsi strada".
Questo ritardo potra' trovare spiegazione appellandosi a fenomeni
astrofisici conosciuti oppure, spiegano gli scienziati su
Science, occorrera', forse, invocare teorie molto piu' esotiche e
rivoluzionarie come la Gravita' Quantistica. E' probabile che sia
necessario attendere che altri lampi con caratteristiche analoghe
a questo siano misurati per poter portare la discussione su di un
terreno solido e condiviso. "E' per questo motivo - commenta
Paolo Giommi, responsabile del Science Data Center dell'Asi -
'che gia' da tempo sono attive, 24 ore su 24, delle squadre di
ricercatori internazionali che hanno il compito di cogliere e
analizzare in tempo quasi reale questi eventi. Questo permette di
allertare nel piu' breve tempo possibile i telescopi che possono
essere puntati rapidamente nella direzione di queste esplosioni,
aggiungendo informazioni preziose per la comprensione di questi
fenomeni. Proprio due giorni fa (17 febbraio) Fermi ha scoperto
un nuovo evento (GRB 090217) che potrebbe essere molto simile a
GRB 080916C. Grazie a questo efficiente sistema di allerta e'
stato possibile seguire anche questa nuova esplosione cosmica con
diversi osservatori sia da terra che dallo spazio".

Fisica - A Paolo De Bernardis prestigioso premio Dan David

Roma - Paolo De Bernardis, professore di
astrofisica dell'Universita' La Sapienza di Roma, responsabile
dell'esperimento BOOMERANG dell'Agenzia Spaziale Italiana, ha
vinto il premio Dan David, prestigioso riconoscimento assegnato
ogni anno dalla fondazione Dan David (ospitata dall'Universita' di
Tel Aviv) alle personalita' che si sono distinte in campo
scientifico, tecnologico o umanitario.
Durante il primo volo antartico del 1998, ripetuto e migliorato
nel 2003, i palloni stratosferici dell'esperimento BOOMERANG
misurarono la radiazione cosmica di fondo ricavando una
"fotografia" dei primi istanti di vita dell'Universo, stimando
con una accuratezza mai raggiunta prima la densita' totale di
massa ed energia del cosmo. Indirettamente, l'esperimento forni'
la prova che l'Universo sta accelerando. Risultati di grande
importanza per la cosmologia, come per la fisica fondamentale,
che nel 2000 conquistarono la copertina della rivista britannica
Nature. De Bernardis divide il premio (pari a un milione di
dollari) con i due statunitensi Paul Richards della University
of California di Berkeley e a Andrew Lange del California
Institute of Technology di Pasadena.
La cerimonia di premiazione avverra' luogo il 17 maggio a Tel
Aviv, alla presenza del Presidente Israeliano. Nelle altre
categorie saranno premiati Tony Blair, ex premier del Regno Unito
e attualmente rappresentante del Quartetto dei mediatori per il
Medio Oriente, e Robert Gallo, per la sua ricerca sui virus
dell'Hiv.

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