02/04/09

Farnesina, domani Conferenza su internazionalizzazione universita'

Partecipano anche Confindustria, Ice, Enit, Crui
Roma, 2 apr. (Apcom) - Si svolgera' domani, 3 aprile, al ministero
degli Esteri, la Conferenza "Strategie a sostegno
dell'internazionalizzazione del sistema universitario italiano"
per la definizione di strategie a sostegno di processi di
internazionalizzazione delle Universita'.
Il ministero degli Esteri, in coordinamento con il Miur e la
Crui, ha indetto la Conferenza interistituzionale per coinvolgere
in una strategia sistemica e sostenibile le Universita', il
Consiglio Universitario Nazionale, il Ministero per lo Sviluppo
Economico, l'Ice, l'Enit, Confindustria, le Associazioni
camerali, le Regioni ed i Comuni sedi di atenei.
La Conferenza mira all'istituzione di un "Gruppo di Lavoro"
Mae-Miur-Crui deputato all'internazionalizzazione del sistema
universitario, con l'obiettivo di monitorare le attivita'
internazionali degli atenei anche attraverso "una innovativa
piattaforma interattiva" che verra' presentata nel corso della
Conferenza, strumento informatico a vantaggio delle Universita'
per rendere accessibili accordi e progetti interuniversitari
all'estero.
Inoltre, il Mae ed il Miur intendono sostenere, anche attraverso
la rete diplomatico consolare all'estero, le attivita' delle
universita', armonizzandole con le altre iniziative del Sistema
Italia all'estero, in sinergia il sistema produttivo e gli Enti
locali.
In tale contesto verranno valorizzati e diffusi i modelli per
l'attrazione di talenti stranieri in Italia (quali Invest Your
Talent in Italy per il suo impatto sul sistema economico ed il
progetto One Dream, One City del Comune di Milano, miranti a
migliorare il ranking delle nostre Universita' a livello
mondiale), per incoraggiare le iniziative promosse da Enti locali
e privati e accrescere la presenza di talenti stranieri, con
innegabili vantaggi per le realta' territoriali del Paese anche in
termini di indotto legato al settore del turismo.

Salute - Speranze dalle cellule staminali per curare la sordita'

Ricercatori Gb: Potrebbero essere riparati organi danneggiati
Roma, 2 apr. (Apcom) - Passo in avanti nella cura dei disturbi
uditivi. Lo ha annunciato un gruppo di ricercatori britannici
dell'Universita' di Sheffild secondo cui le cellule staminali
potrebbero essere impiegate con successo per risolvere o
alleviare i problemi di sordita'. Marcelo Rivolta, che ha guidato
lo studio, pubblicato sulla rivista "Stem Cells", ha affermato
che "il potenziale delle cellule staminali e' emozionante e ora
abbiamo raggiunto un sistema sperimentale per studiare i geni e
le terapie sull'uomo". Secondo il dottor Rivolta, citato dal
quotidiano britannico Timesonline, "queste cellule staminali ci
aiutano a sviluppare tecnologie necessarie per utilizzarle nei
tessuti danneggiati, come la coclea, e riparare l'organo
danneggiato. Tutto cio' potrebbe facilitare lo sviluppo di una
terapia con le cellule staminali per curare la sordita'".

Ambiente - Trieste,forum preparatorio su tecnologie a bassa CO2

Da oggi al 5 aprile
Roma, 2 apr. (Apcom) - In vista del "Summit G8" del luglio
prossimo alla Maddalena, e delle riunioni preparatorie "G8
Ambiente" del 22 aprile a Siracusa e "G8 Energia" del 24 maggio
a Roma, dal 2 al 5 aprile si svolgera' a Trieste il "Forum
Internazionale sulle Tecnologie a basse emissioni e a basso
contenuto di carbonio". Il Forum e' organizzato dal ministero
dell'Ambiente italiano, in collaborazione con il ministero dello
Sviluppo Economico e AREA Science Park di Trieste.
Al Forum partecipano i rappresentanti di 17 paesi (Australia,
Brasile, Canada, Cina, Corea, Egitto, Francia, Germania,
Giappone, Gran Bretagna, India, Indonesia, Italia, Messico,
Russia, SudAfrica, USA), della Commissione Europea, dell'Agenzia
Internazionale dell'Energia, dell'Agenzia delle Nazioni Unite
UNIDO, della Banca Mondiale, della Banca Europea degli
Investimenti, della Banca Asiatica degli Investimenti, dell'OCSE
e delle maggiori imprese mondiali dell'energia e dell'auto.
Il Forum discutera' le prospettive dello sviluppo e della
disponibilita' dei combustibili alternativi e delle nuove
tecnologie in grado di assicurare entro i prossimi 20-30 anni
una risposta adeguata alla crescente domanda di energia senza
aumentare le emissioni di anidride carbonica.
Corrado Clini, direttore generale del Ministero dell'Ambiente,
che introdurra' i lavori del Forum, ha rilevato che la riunione di
Trieste riveste un ruolo importante anche in vista della
Conferenza sui cambiamenti climatici di fine anno a Copenaghen,
che dovrebbe stabilire un accordo piu' ampio e impegnativo del
protocollo di Kyoto.
Secondo Clini, la sfida dei cambiamenti climatici si puo' vincere
solo se la comunita' internazionale sapra' individuare con urgenza
misure finalizzate a sostenere gli investimenti in tecnologie a
basso contenuto di carbonio nel mercato globale dell'energia,
accompagnate da regole globali e di lunga durata, che dovrebbero
includere gli standard di "intensita' di carbonio" per le
tecnologie energetiche, da applicare ed aggiornare nell'ambito
delle regole dell'Organizzazione Mondiale del Commercio; un
"prezzo del carbonio" da applicare ai combustibili in relazione
al loro contenuto di carbonio;
il superamento delle barriere tariffarie alla diffusione delle
tecnologie a basse emissioni; incentivi e programmi di
finanziamento a lungo termine per lo sviluppo delle "energie
pulite" nei paesi in ritardo di sviluppo.
In questa prospettiva, il Forum di Trieste discutera' due
documenti base preparati dall' Agenzia Internazionale
dell'Energia sullo sviluppo delle nuove tecnologie energetiche
(con particolare riferimento all'efficienza, alle fonti
rinnovabili, alla cattura e stoccaggio delle emissioni di CO2, al
nucleare) e dalla Banca Mondiale sui meccanismi di finanziamento
per assicurare lo sviluppo e la disseminazione globale delle
nuove tecnologie energetiche.

Rinnovabili - Eni lavora a creare "Comunita' di saperi"

A Torino in corso convegno su energia solare con Legambiente
Torino, 2 apr. (Apcom) - "Il modello di Eni e' ricercare le
partnership piu' adatte per lo sviluppo delle fonti rinnovabili:--
in particolare nel convegno di oggi il nostro progetto e' cercare
di creare una 'Comunita' di saperi', consapevole delle
potenzialita' delle energie rinnovabili. L'universita' e' il luogo
piu' indicato per avviare questo dialogo". Queste le parole di
Enrico Furegato, responsabile rapporti con gli stakeholder e
territorio di Eni, al convegno sull'energia solare dal titolo
"Anche il sole fa la sua rivoluzione" in corso oggi a Torino.
Il convegno, promosso da Eni e Legambiente con la collaborazione
dell'ateneo torinese, punta a sensibilizzare proprio gli studenti
universitari sul tema delle fonti rinnovabili con particolare
attenzione all'energia solare.
"Abbiamo pensato all'universita' - ha precisato Furegato - perche'
e' il luogo dove si incontrano ricerca e futuro che passano
proprio attraverso i giovani". Gia' da qualche anno Eni e'
impegnato sul fronte delle rinnovabili sia in Itali ache
all'estero: "Nel 2008 - ha dichiarato il responsabile dell'Eni -
sono stati stanziati oltre 300mila euro per progetti dedicati
alla ricerca e allo sviluppo delle fonti rinnovabili sia sul
fronte del business, sia su quello piu' innovativo della ricerca".
Eni nel 2007 ha firmato un accordo con il Mit di Boston
finalizzato allo sviluppo di sistemi ad energia solare avanzati e
ha istituito il premio Eni Award per la ricerca sulle energie
sostenibili. Sul versante italiano nel 2008 ha siglato un accordo
con il Politecnico di Milano e uno con quello di Torino e punta
ad estenderlo in altri atenei italiani.

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