18/06/09

USA PASSANO A DIGITALE,MA MIGLIAIA DI FAMIGLIE RINUNCIANO A TV

(AGI) - Washington, 18 giu. - Mentre alcune regioni italiane
stanno sperimentando il passaggio al digitale terrestre, dagli
Stati Uniti arriva una doccia fredda per l'industria
televisiva: centinaia di migliaia di famiglie hanno deciso di
fare a meno della tv rinunciando ad acquistare il decoder
digitale. Secondo i dati forniti dall'osservatorio sulle tv
locali e nazionali Usa 'Nielsen' e rilanciati dal 'Media Daily
News', a una settimana dalla disattivazione del sistema
analogico, il 2,2% delle famiglie - circa un milione mezzo di
persone - e' rimasto senza segnale tv. E, a quanto pare, non ha
nemmeno protestato piu' di tanto: una rilevazione del 'National
Association of Broadcasters' (Nab) ha registrato un "moderato"
volume di richieste di informazioni o reclami di utenti turbati
dall'oscuramento del proprio televisore. (AGI)

Nucleare - Reattore a fusione Iter iniziera' a funzionare nel 2018

Ma piena operativita' solo dopo otto anni
Parigi, 18 giu. (Apcom) - Il reattore sperimentale a fusione
nucleare Iter iniziera' a funzionare sul sito francese di
Cadarache nel 2018 ma sara' pienamente operativo solo 8 anni piu'
tardi: lo ha annunciato il Consiglio di Amministrazione del
progetto internazionale, riunitosi a Tokyo.
Il Consiglio - nel quale sono rappresentati Ue, Cina, India,
Giappone, Corea del Sud, Russia e Stati Uniti - ha approvato un
approccio graduale con una sperimentazione dei componenti per
evitare la possibilita' di problemi una volta completamente
assemblato il reattore, come accaduto invece all'Lhc di Ginevra,
finito in avaria qualche giorno dopo l'inaugurazione.
Nessuna conferma invece sui costi del progetto, che secondo la
stampa francese sarebbero raddoppiati dai 5 miliardi di euro
previsti inizialmente a 10 miliardi di euro, senza contare altri
5 miliardi di euro per la messa in funzione: il Consiglio
esaminera' la questione nel prossimo mese di novembre.
L'Iter basa il suo funzionamento sul principio della fusione
nucleare, analogamente a quanto avviene all'interno delle stelle;
il reattore sperimentale ha l'obbiettivo di provare che la
fusione e' tecnicamente possibile con componenti e tecnologie gia'
disponibili sul mercato: non dovrebbe produrre energia ma
semplicemente autoalimentarsi.
I problemi tecnologici da superare sono tuttavia assai complessi,
anche perche' il plasma dal quale ricavare l'energia e' a una
temperatura troppo elevata (150 milioni di gradi) per poter
essere custodito a contatto da un qualsiasi materiale solido: e'
necessario dunque contenerlo entro un campo magnetico, che da
solo assorbira' dal 5% al 10% dell'energia prodotta a ciclo
continuo dal reattore, valutata in circa 500 megawatt.

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