19/05/09

PALEONTOLOGIA: SCOPERTO L'ANELLO DI CONGIUNZIONE SCIMMIA-UOMO

(AGI) - Londra, 10 mag. - Si chiama Ida e assomigliava a un
lemure. E' il fossile di 'Adapide' di 47 milioni di anni
(Eocene) mostrato al museo di storia naturale di New York dopo
le prime anticipazioni di circa dieci giorni fa. E' considerato
l'anello di congiunzione mancante tra l'uomo e la scimmia ed e'
stato scoperto in Germania vicino Francoforte. E' un esemplare
di 'Darwinius masillae' le cui le ossa fossilizzate sono stati
trovati nella cava di Messel . Il reperto e' integro al 95 per
cento, ed e' considerato "il fossile di primate piu' completo
mai ritrovato". E' stato rinvenuto anche parte dello stomaco
con i resti dell'ultimo pasto di frutta e di foglie. Il
corpicino ha caratteristiche umanoidi tra cui il pollice
opponibile, unghie al posto degli artigli e, nel piede, l'osso
del tallone che lascia intravedere il passaggio dall'andatura a
quattro zampe alla cammino in posizione eretta. Il primate
viveva nel cosidetto periodo Eocene (che va da 55 ai 34 milioni
di anni fa)', un'epoca in cui i primati cominciarono a
evolversi in due specie distinte: proscimmie e antropoidi.
L'Adapide, la cui eta' stimata e' di circa nove mesi, e' stato
scoperto da un cacciatore di fossili 25 anni fa nei pressi di
Darmstadt in una cava che coincideva con il fondo di un lago
vulcanico famoso per i resti dell'Eocene. Qui vennero rinvenuti
anc he un 'Buxolestere' (un incrocio tra una lontra e un
toporagno) e un 'Diacodexis (una sorta di coniglio antenato
delle moderne capre). (AGI)

Ricerca - Fisici pisani scoprono come "intrappolare" gli atomi

"Per studiare fenomeni inaccessibili al calcolo del computer"
Milano, 19 mag. (Apcom) - Un sistema per intrappolare e
riordinare, in modo graduale, gli atomi presenti in un cristallo
di luce laser: e' quello messo a punto da un gruppo di fisici
pisani e che rende piu' semplice l'uso di questi cristalli come
simulatori quantistici, per studiare fenomeni inaccessibili al
calcolo del computer, come la superconduttivita' a temperatura
ambiente. La ricerca e' stata pubblicata su Physical Review
Letters.
Gli atomi e le particelle posti in un fascio di luce sono liberi
e... indisciplinati. I risultati delle ricerche di Hans Lignier
ed Oliver Morsch del Cnr-Infm, in collaborazione con Alessandro
Zenesini e Donatella Ciampini del CNISM nel gruppo di ricerca
diretto da Ennio Arimondo presso l'Universita' di Pisa, indicano
pero' come tenere le particelle a freno "in modo semplice e
ingegnoso".
I ricercatori sono stati in grado di affinare i metodi
precedenti e sono riusciti a rendere questo effetto graduale, in
modo da poter agire sulla liberta' delle particelle come se questo
avesse una manopola di regolazione. In pratica, se si immaginano
le particelle o gli atomi dotati di un guinzaglio che ne limita
la liberta', da oggi e' possibile allungare e accorciare questo
guinzaglio a piacimento, semplicemente modulando la scossa che si
trasmette al sistema.
"Questi cristalli di luce - ha commentato Morsch - sono uno
strumento straordinario per i fisici, perche' rendono possibile
studiare teorie ed effetti inaccessibili al calcolo al computer,
come quelli legati ai superconduttori funzionanti a temperatura
ambiente. Questi cristalli sono simulatori quantistici, e adesso
diventera' molto, molto piu' semplice usarli e configurarli a
piacere, cosa che ha un valore enorme per i fisici.". E detta in
un modo piu' leggero? Morsch rispiega per i meno tecnici:
"Immaginiamo questi cristalli di luce come vere e proprie scatole
di uova, e le uova sono le particelle che noi intrappoliamo nella
luce. Quello che abbiamo scoperto e' che, scuotendo le scatole,
invece di fare una frittata, sistemiamo tutte le uova nel modo
voluto!".

Spazio - Nasa: navetta Atlantis sgancia telescopio Hubble

Terminata la quinta missione di riparazione
Cape Canaveral (Florida), 18 mag. (Ap) - La navetta spaziale
Atlantis ha terminato la sua missione e la Nasa ha annunciato di
aver sganciato e rimesso in orbita il telescopio spaziale
"Hubble", agganciato mercoledi' dal braccio robotico ed ancorato
alla stiva dello shuttle.
Se tutto andra' come previsto, non dovrebbero essere piu'
necessarie missioni di riparazione per i prossimi cinque-dieci
anni. Nel corso di quest'ultima missione gli astronauti hanno
compiuto cinque passeggiate spaziali, installato due nuovi
strumenti scientifici, ne hanno riparati altri due e compiuto la
manutenzione generale.
La vita operativa del telescopio recentemente ha sofferto di
numerosi guasti meccanici: sono stati sostituiti i sei giroscopi,
le batterie, il sistema di protezione termica e il sistema
informatico, sono stati installati due nuovi apparecchi, uno
spettrografo per raggi cosmici e un obbiettivo grandangolo; il
tutto dovrebbe migliorare da 10 a 70 volte le capacita' dello
Hubble, in grado cosi' di rilevare oggetti risalenti a 500 milioni
di anni dopo il Big Bang contro l'attuale miliardo di anni.
Lanciato nel 1990, lo Hubble viene pero' considerato dagli
astronomi ancora uno strumento di assoluta avanguardia, anzi
insostituibile: non vi e' nulla di simile in orbita per quanto
riguarda l'astronomia nel campo della radiazione visibile; le
moderne reti di telescopi sulla Terra possono raggiungere in
alcuni casi la stessa risoluzione, ma l'atmosfera terrestre li
rende 'ciechi' all'infrarosso e all'ultravioletto.
Proprio l'infrarosso dovrebbe essere il punto di forza del
"James Webb Space Telescope", il cui lancio e' in programma per il
2013 e che dovra' lavorare fianco a fianco con lo Hubble per poi
sostituirlo. Il telescopio era stato cosi' battezzato in onore di
Edwin Hubble, l'astronomo americano a cui si deve la costante che
definisce il tasso di espansione dell'universo.

Salute - Circoncisione riduce diffusione Herpes e Papilloma

Studio: Escissione prepuzio non solo per lotta a Aids
Roma, 19 mag. (Apcom) - La circoncisione maschile potrebbe
proteggere gli uomini non solo dal virus dell'Aids ma anche da
altre patologie che uccidono milioni di persone in tutto il
mondo. Lo sostiene uno studio pubblicato sul New England Journal
of Medicine del mese di marzo secondo il quale l`escissione
totale o parziale del prepuzio diminuisce la probabilita' di
contrarre malattie come il papilloma virus (Human Papilloma Virus
HPV) - causa principale del cancro alla cervice uterina nelle
donne - e dell'herpes (Herpes Simplex Virus HSV). Secondo la
ricerca, la circoncisione potrebbe garantire una protezione anche
contro la sifilide, ma i test condotti fino ad ora non sono stati
esaustivi. Lo riporta il quotidiano britannico "The Independent"
"Questi nuovi dati dovrebbero portare ad una riconsiderazione
della circoncisione maschile non solo per la prevenzione
dell'Aids ma anche di altre malattie sessualmente trasmissibili",
sostengono Matthew Golden e Judith Wasserheit, della Washington
University.
Punto di vista che non e' condiviso dai colleghi britannici. "Gli
Stati Uniti sono ossessionati che la circoncisione sia la
risposta per tenere sotto controllo le infezioni sessuali", ha
dichiarato Colm O'Mahony, esperto di malattie veneree, della
Countess of Chester Foundation Trust Hospital di Chester. "E'
certo che un pene circonciso e' meno probabile che contragga
l'Hiv, l'herpes e il papilloma, ma alla fine si infetta
ugualmente", ha detto ancora O'Mahony che ha aggiunto: "Ma
sostenere che la circoncisione sia una soluzione significa
inviare un messaggio errato perche' presuppone che siano le donne
ad infettare gli uomini e asseconda i comportamenti
irresponsabili di molti uomini che conducono una vita sessuale
promiscua e non usano i preservativi".

SCIENZE: IL VELENO DEL DRAGONE DI KOMODO

(AGI/AFP) - Sydney, 19 mag. - Uno scienziato australiano ha
scoperto in che modo il dragone di Komodo, il piu' grande
esempio di lucertola vivente, uccide le sue vittime: e' il
veleno del suo morso a provocare una sorta di shock ai
malcapitati.
Nonostante possa raggiungere i 3 metri di lunghezza e un
peso in media di una settantina di chili (ma puo' raggiungere
anche i 140 chilogrammi) il dragone di Komodo non ha un cranio
particolarmente robusto e mandibole che non sembrano in grado
di immobilizzare le vittime. Finora si era sempre ritenuto che
fosse il cocktail di batteri presente nella sua bocca a
infettare le ferite provocate dal morso; dopodich i germi
patogeni facevano il loro lavoro. Grazie alla risonanza
magnetica, un ricercatore australiano, Bryan Fry, ha scoperto
invece un complesso sistema di ghiandole nel cranio del
rettile; e poi ha prelevato chirurgicamente una ghiandola da un
dragone in fin di vita nello zoo di Singapore. Analizzato il
veleno, Fry ha scoperto che contiene sostanze altamente tossico
in grado di provocare violenti crampi allo stomaco, ipotermia,
il crollo della pressione sanguigna e la coagulazione del
sangue. L'azione combinata di questi fattori blocca le vittime
e le rende facile preda dei dragoni, che sono originari di
alcune isole indonesiane e sono considerati una specie a
rischio (ne rimangono poche migliaia di esemplari al mondo).
(AGI)

annunci pubblicitari

Ricerche Web

Ricerca personalizzata

MordilDvd - scegli il tuo film preferito....

MordilDVDShop.it - lo Store online di Warner Home Video!

Logic

hotel 728x90

Ad