26/05/09

Spazio - In un meteorite trovato acido formico ricco di carbonio

Ingrediente fondamentale per la formazione forme di vita
Roma, 26 mag. (Apcom) - Grandi quantita' di acido formico,
composto chimico definito "organico" perche' ricco di carbonio e
sospettato fortemente di essere implicato nella formazione delle
prime forme di vita, sarebbero state trovate in un meteorite di
850 grammi caduto in un lago canadese nel 2000. Secondo quanto
hanno riferito scienziati dell'Universita' di Alberta al convegno
dell'American Geophysical Union, solo le basse temperature delle
acque avrebbero impedito alla volatile sostanza chimica di
dissolversi nell'aria.
Come riporta la BBC on-line, dall'analisi fatta su frammenti del
reperto, si e' scoperto che c'e' una quantita' di acido formico
quattro volte superiore a quella trovata in altri "sassi" celesti
e che questo e', senza alcun dubbio, di origine extraterrestre.
Gli scienziati sottolineano come questi corpi varino molto tra di
loro non solo nelle dimensioni, quanto, piuttosto, nella
composizione chimica che puo' essere piu' o meno ricca.
"Siamo fortunati - ha detto ai colleghi Christopher Herd,
curatore della collezione di meteoriti dell'Universita' di Alberta
- perche' questo trovato in Canada non e' stato mai toccato da mani
umane e, quindi, non e' stato contaminato con sostanze organiche
umane".
Secondo Mark Sephton, del londinese Imperial College, questo
nuovo campione consentira' di analizzare una porzione diversa
della fascia degli asteroidi ed anche una parte diversa del
Sistema Solare. I tipi di isotopi di idrogeno trovati nell'acido
formico, spiega, fanno supporre che il meteorite si sia formato
in regioni remote e fredde dello spazio prima dell'esistenza del
nostro Sistema Solare.
Sulla Terra questo composto chimico si trova normalmente nel
pungiglione di certi insetti, ma per Sephton potrebbe essere
stato in tempi antichissimi sulla Terra un ingrediente importante
della "cucina primordiale" nella quale si formo' la vita. Tra i
suoi ruoli anche quello di aver contribuito con molta probabilita'
alla trasformazione di un primitivo Rna in un Dna, in cui solo
uno dei quattro acidi nucleici (i mattoni della vita) che
costituiscono le due catene e' diverso: l'Rna utilizza l'uracile
mentre il Dna la timina.
Ad esempio, il gruppo di Sephton ha scoperto l'uracile nel
meteorite di Murchison, ma non la timina. L'acido formico, di cui
e' ricco il meteorite canadese innescherebbe, invece, una reazione
che converte l'uracile in timina.

Giornalisti - A Murelli e Margottini l'Armenise Harvard 2009

Due giovani giornaliste scientifiche alla Harvard Medical School
Roma, 26 mag. (Apcom) - La decima edizione del concorso per
giovani giornalisti scientifici, istituito dalla Fondazione
Giovanni Armenise-Harvard in collaborazione con l'UGIS, Unione
Giornalisti Italiani Scientifici, ha premiato Laura Margottini e
Valentina Murelli.
Le due vincitrici saranno a Boston dal 7 al 13 giugno dove
potranno intervistare gli scienziati della Harvard Medical School
direttamente nei loro laboratori, approfondire le tecniche
giornalistiche statunitensi con l'aiuto dei responsabili della
comunicazione scientifica della HMS,
Il risultato complessivo dell'iniziativa -si legge in un
comunicato - e' stato ancora una volta entusiasmante con
l'adesione di numerosi giovani candidati, tutti di alto livello,
confermando l'importanza di questa iniziativa per la carriera dei
giovani giornalisti scientifici.
Il concorso ripartira' a gennaio 2010.

Clima - Reindirizzare aria su ali aerei puo' tagliare 20% consumi

Ricerca dell'universita' britannica di Wardick
Roma, 26 mag. (Apcom-Nuova Energia) - I ricercatori britannici
dell'universita' di Warwick hanno scoperto che ridirezionare
l'aria che passa sopra le ali dell'aereo puo' ridurre il consumo
di carburante dei velivoli del 20%. La notizia appare su Energy
Efficiency News.
Lo studio e' stato effettuato su alcune ali di aerei poste in un
tunnel del vento e ha "sorpreso tutti noi della comunita'
scientifica che studia l'aerodinamica", ha ammesso il ricercatore
Duncan Lockerby. L'aria che passa sulle ali viene reindirizzata
di lato e di nuovo sopra con dei piccoli motori. "La verita' e' che
non siamo completamente sicuri del perche' questa tecnologia
riduca la resistenza, ma data la pressione sulle questioni legate
al clima non possiamo aspettare di capirlo", ha aggiunto.
I ricercatori stanno preparando adesso un prototipo per
ulteriori test. "Questo studio potra' aiutare in maniera
consistente a ridurre i costi ambientali del trasporto aereo", ha
sottolineato Simon Crook, del Consiglio per la ricerca
scientifica di fisica e ingegneria che insieme a Airbus ha
finanziato la ricerca.

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