24/02/09

WEB: ANCHE FACEBOOK FALLISCE LO "SFONDAMENTO" IN CINA

Altra differenza fondamentale: data la forte
censura vigente nel Paese, gli internauti cinesi tendono a navigare sotto
pseudonimo. In pratica, l'anti-Facebook, dove per trovare amici ed essere
trovati, è necessario registrarsi con il proprio nome di battesimo. Senza
contare che la censura non ha certo risparmiato il social network. Basti
pensare che nella scorsa estate, pochi giorni dopo il lancio della versione di
Facebook in mandarino, il sito venne sospettosamente bloccato dalle autorità.
Venne sbloccato successivamente, ma intanto molti utenti si erano già
disaffezionati. Facebook, inoltre, è nata come una rete per studenti
universitari: cosa che in Cina esisteva anche prima che il social network
prendesse piede nel mondo. Xiaonei è nata nel 2005 dall'università di Tsinghua
e oggi conta 15 milioni di utenti. Perciò non stupisce che, dopo Google,
Yahoo! e Youtube, anche Facebook debba ridimensionare le proprie mire
espansionistiche a Est. E, considerando i numeri dei portali locali, il
ridimensionamento degli obiettivi potrebbe essere già visto come un mezzo
successo. Ciò che fa paura davvero è il "flusso inverso": e se fossero i
giganti del web asiatico a provare l'espansione a occidente?

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